Seconda notte consecutiva di scontri tra attivisti No Tav e forze dell’ordine in Val di Susa. La scorsa notte circa 200 manifestanti si sono avvicinati alle recinzioni del cantiere della linea ferroviaria Torino-Lione, situato in località Chiomonte, intonando slogan e lanciando oggetti contundenti contro gli uomini in divisa. Già nella notte precedente, però, quella tra il 21 e il 22 luglio, gli attivisti avevano posto l’assedio alla zona rossa, venendo respinti anche con l’uso di idranti e lacrimogeni. I No Tav, da giorni riuniti nel loro tradizionale ‘campeggio di protesta’, annunciano nuove iniziative e danno appuntamento per fine settembre a Venaria, in provincia di Torino, dove si terrà il vertice G7 su Industria, Scienza e Lavoro.

Il comunicato No Tav e gli scontri del 22-23 luglio

Gli incidenti scoppiati tra No Tav e forze dell’ordine al cantiere di Chiomonte nella notte tra il 22 e il 23 luglio erano stati in qualche modo annunciati sia dagli scontri della notte precedente e sia da un comunicato degli stessi attivisti contrari alla costruzione del tunnel dell’alta velocità ferroviaria tra Torino e Lione. “Vi aspettiamo sabato 22/07 alle ore 19 al presidio di Venaus per la cena organizzata dal Comitato di Lotta Popolare di Bussoleno”, si legge nel comunicato pubblicato sul sito ufficiale del movimento all’indirizzo www.notav.info. Da lì, i No Tav si sono spostati in località Giaglione, da dove è partita la ‘passeggiata serale’ conclusasi con gli scontri di cui sopra.

I No Tav mettono l’accento sul fatto che, mentre la Francia “riflette sull’utilità dell’opera e prende tempo”, al contrario “i nostri ministri e i loro lacchè continuano a sostenere la devastazione irreversibile del nostro territorio e lo sperpero di una quantità enorme di denaro pubblico”.

No Tav contro il G7 di Venaria

Il movimento No Tav non si accontenta più delle sole proteste in loco, che rischiano di non ottenere l’effetto sperato, ovvero il blocco dei lavori.

Per questo motivo, al fine di estendere l’eco della protesta, annunciano una nuova mobilitazione prevista per la fine di settembre. In questo periodo, infatti, si terrà a Venaria, nei pressi di Torino, il G7 su Industria, Scienza e Lavoro che, scrivono i no Tav, “vedrà ministri dei governi padroni del mondo discutere di false soluzioni alla crisi ed alle difficoltà quotidiane che stiamo vivendo”.

Secondo i ribelli piemontesi, infatti, i membri del G7 non riescono a dare risposte sul “lavoro che non c’è o che quando c’è implica solo sfruttamento”, sulla “mancanza di soluzioni per chi si trova in difficoltà economica”, sul problema della precarietà e sul lavoro gratuito per i giovani, sui territori saccheggiati e devastati dalla furia capitalista. Insomma, la “sgradita presenza” dei Grandi del mondo in Piemonte rappresenterà sicuramente “occasione di confronto e mobilitazione”.