Francesca Sola è una giovane studentessa molto brillante, che ha conseguito il punteggio di 100 e lode all'esame di maturità sostenuto presso l'Istituto Tecnico Economico e Tecnologico Statale Ceccato di Thiene. Successivamente, la ragazza ha deciso di iscriversi alla facoltà di Economia e Commercio di Vicenza, e qui è cominciata la sua lotta. Francesca, infatti, per raggiungere la sede universitaria scelta, necessita di spostarsi in autobus, ma non sono presenti molti mezzi forniti di pedana che permettano di muoversi a chi, come lei, utilizza una carrozzina.
La promessa della SVT
Poco dopo che la storia della Sola è stata raccontata dal Giornale di Vicenza, la Società Vicentina Trasporti si è impegnata formalmente promettendo che la studentessa avrebbe potuto continuare il suo percorso universitario, in quanto ci sarebbe stato un mezzo dotato di pedana sulla linea Thiene-Vicenza grazie all'accordo raggiunto tra la Provincia, il Comune di Lugo e la società stessa.
La replica di Francesca e di Maura Fontana
Sembrava che la vicenda, dunque, si stesse avviando verso una conclusione positiva, ma la realtà, purtroppo, va in tutt'altra direzione. Francesca, infatti, ha spiegato che la soluzione di cui si parla era già stata proposta e da lei contestata. Il motivo è che i bus ad hoc sarebbero soltanto due, e questo la costringerebbe a restare fuori casa un numero eccessivo di ore: "Come tutti gli studenti, anch'io devo avere il diritto di usare i mezzi pubblici in tutte le fasce orarie.
Non è pensabile che io debba partire da casa alle 6.30 della mattina per iniziare le lezioni alle 14, come pure attendere fino a sera per tornare a casa quando le lezioni finiscono alle 13". Peraltro, c'è da considerare che la Sola non ha nemmeno la possibilità di accedere alla mensa universitaria, perché il ponte che la collega alla facoltà non ha le scale.
Alla giovane fa eco Maura Fontana, presidente Aniep Onlus Vicenza: "Stiamo scherzando? Questi costringono Francesca a prendere il bus solo il mattino presto per arrivare a Vicenza e rientrare la sera tardi a casa? E se per caso la sera fa tardi in facoltà, rimane a piedi? Questa è una pagliacciata, la classica risposta che si dà ai media per salvare la faccia".
La donna si è detta furente a livello personale, come cittadina con disabilità, dipendente di una pubblica amministrazione, e Presidente di una Onlus che si batte per la tutela dei diritti. Questa lotta senza esclusione di colpi porterà a dei risultati davvero soddisfacenti?