È un fatto noto che le barriere architettoniche rappresentino un enorme limite in molte zone del nostro Paese. Solo qualche settimana fa, è stata resa nota la testimonianza di una donna che svolge la professione di Consulente Tecnico d'Ufficio e che alla fine di giugno ha dovuto vivere una vera e propria odissea per recarsi al Tribunale di Civitavecchia. Ebbene, in Emilia Romagna, precisamente nel comune di Comacchio, in provincia di Ferrara, la Soprintendenza ha deciso di dire di no alla passerella per le persone con disabilità, che in questo modo è stata rimossa.
Passerella eliminata e accesso negato
La scelta è stata effettuata principalmente per motivi estetici, ma il problema è che se da un lato la vista sui Trepponti potrà essere migliore, dall'altro in tanti non potranno più accedervi. E questo, ironia della sorte, avviene proprio nell'anno dei borghi, indetto dal Ministero per i Beni e le attività culturali. In questo contesto, Comacchio ha ottenuto un posto di rilievo, al punto che il Fondo Ambiente Italiano ha selezionato il suo centro storico tra le location delle Giornate di Primavera del 25 e 26 marzo scorso.
Barriere architettoniche per preservare il paesaggio
I ponti e i canali che da sempre contraddistinguono la cittadina, però, rappresentano purtroppo vere e proprie barriere architettoniche naturali, alle quali il Comune aveva cercato di porre rimedio collocando una passerella, che per qualche anno ha attraversato il canale di Via della Pescheria.
Lo scopo principale della struttura, ad oggi non ritenuta in linea con il prestigio paesaggistico e architettonico del luogo, era quello di consentire ai turisti con difficoltà di deambulazione di seguire un itinerario senza ostacoli. Peraltro, anche molti residenti la apprezzavano, perché la ritenevano comoda e sicura. Una di loro è la giovane mamma Ortensia Amadei, che ha spiegato che, da quando la passerella è stata eliminata, è costretta a percorrere un tragitto molto più lungo e pericoloso tenendo in braccio la sua bambina.
La donna si è informata in Comune, ma si è sentita rispondere che la Soprintendenza ha ritenuto la passerella non decorosa, circostanza confermata dal settore tecnico, che ha parlato di un impatto negativo sotto il profilo paesaggistico. Intanto, il Comune ha avviato un progetto per la realizzazione di una segnaletica volta ad informare i turisti in merito a percorsi alternativi per arrivare al centro storico. A questo punto, la barriera non verrà più abbattuta?