Dal prossimo anno scolastico, 2018/2019 partirà, in 100 istituti medio- superiori, la sperimentazione del ciclo di studi in 4 anni, anziché nei canonici 5 anni. Mentre, già da questo anno scolastico gli istituti superiori che desiderano partecipare alla sperimentazione potranno inoltrare le domande al Ministero dell'Istruzione e della Ricerca scientifica. Gli istituti dovranno presentare dei progetti completi che saranno valutati da un'apposita commissione ministeriale. I progetti selezionati entreranno a far parte della sperimentazione. Ogni istituto scolastico dovrà riservare un'apposita sezione al progetto dei licei brevi.

Il decreto d'istituzione del liceo breve

Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, ha firmato nei giorni scorsi il decreto che istituisce il, cosiddetto, liceo breve. La platea degli istituti che parteciperanno alla sperimentazione, inoltre, è stata ampliata. Infatti, inizialmente, il numero delle scuole che avrebbero partecipato alla sperimentazione era stato fissato a 60, ma poco prima della firma da parte del ministro è stato aumentato a 100.

In pratica, gli istituti che entreranno di diritto a far parte della sperimentazione dovranno dimostrare, mediante un dettagliato progetto da far valutare alla commissione ministeriale appositamente costituita, che gli studenti della sezione dedicata, nonostante la riduzione di un anno, non perderanno una sola ora di lezione del monte ore complessivo stabilito per il percorso normale di durata quinquennale.

A questo scopo i progetti presentati dai vari istituti scolastici dovranno distinguersi, spiega la circolare esplicativa del decreto, per un elevato livello di innovazione in merito alla articolazione e rimodulazione del piano di studi. In più, gli studenti che frequenteranno queste classi speciali avranno la possibilità di seguire i corsi di una materia, a scelta dell'istituto superiore, completamente in una lingua straniera.

Verranno inoltre adottate innovative tecniche didattiche e potenziate e valorizzate le attività di laboratorio.

Chi potrà frequentare queste classi speciali

Data l'estrema carica innovativa di questo nuovo percorso di studi, che prevederà anche ulteriori materie non introdotte fino ad ora nelle scuole superiori italiane, come una specifica disciplina dedicata al Diritto o alla Storia dell'Arte, sulla falsariga di quelle universitarie, gli istituti dovranno effettuare una selezione tra gli studenti richiedenti.

E un requisito fondamentale sarà rappresentato dalla forte motivazione ad ottenere buoni risultati. Ogni istituto dovrà quindi rendere noti gli appositi criteri di selezione. Anche perché, attualmente, le classi non possono essere superiori ai 25 studenti.

La commissione ministeriale chiamata a valutare i diversi progetti presentati dalle scuole dovrà, inoltre, assicurare una equa ripartizione su tutto il territorio nazionale tra licei classici, scientifici e istituti professionali. Anche se qualche parere negativo e polemico già si è fatto sentire. Infatti, alcuni temono che questo decreto preluda al tentativo di far diplomare gli studenti a 17/18 anni con un taglio di un anno scolastico.