Le ondate di calore di queste ultime settimane potrebbero diventare una costante delle prossime estati. Da uno studio dell'European Commission Joint Research Centre sono emersi dati allarmanti per le evoluzioni climatiche nel vecchio continente. Secondo gli esperti il bilancio delle vittime causate da disastri naturali potrebbe aumentare di 50 volte rispetto agli ultimi tre decenni. La previsione scioccante è stata fatta da esperti che hanno studiato i dati sulle conseguenze dei sette eventi meteorologici più pericolosi. L'allarmante previsione è basata sull'assenza totale di riduzione dei livelli di gas che provocano l'effetto serra e le conseguenti ondate di calore.

Gli scienziati hanno spiegato la necessità di politiche adeguate per trovare soluzioni adeguate a ridurre l'impatto dei disastri. In caso contrario i decessi causati dalle mutate condizioni meteo potrebbero salire dai 3000 registrati tra il 1981 e il 2010 ai 152000 mila previsti tra il 2071 e il 2100. In sintesi entro il nuovo secolo i disastri legati al Clima potrebbero interessare i due terzi della popolazione europea ogni anno.

Le estati saranno sempre più roventi

I picchi di 43 gradi registrati in questi giorni in Italia, Croazia e Spagna potrebbero diventare una costante in futuro. I ricercatori del Centro comune di ricerca della Commissione europea hanno analizzato 2300 eventi climatici disastrosi dal 1981 al 2010.

Lo studio è stato effettuato per verificare la vulnerabilità della popolazione di ciascun paese rispetto a specifiche situazioni catastrofiche. Oltre alle ondate di calore e di freddo gli esperti si sono soffermati su fenomeni quali gli incendi, la siccità, le inondazioni fluviali e costiere, e le trombe d'aria. La meticolosa ricerca ha interessato trentuno paesi europei compresi Svizzera, Islanda e Norvegia.

Successivamente sono state sviluppate delle proiezioni sull'evoluzione del cambiamento climatico e sui conseguenti effetti sulla popolazione.

Fenomeni meteo devastanti entro il 2100

Entro il 2100 due europei su tre potrebbero essere colpiti da disastri legati al clima. La ricerca ha stabilito che entro la fine del secolo oltre 351 milioni di abitanti saranno interessati da fenomeni estremi.

Sulla questione si è soffermato il ricercatore italiano Giovanni Forzieri che ha riferito che il cambiamento climatico è una delle più grandi minacce globali per la salute umana del ventunesimo secolo. 'Il suo rischio e pericolo per la società sarà collegato sempre a rischi meteorologici estremi'.