Qualche settimana fa, ha destato scalpore la notizia di un gruppo di ragazzini americani che, piuttosto che prestargli aiuto, hanno filmato la tragica sequenza della morte di un trentenne disabile annegato in un lago della Florida. Per fortuna, in questo caso la superficialità giovanile non ha avuto conseguenze altrettanto gravi, ma senza dubbio la storia che stiamo per raccontare, capitata nei giorni scorsi in Liguria, non può che generare comunque indignazione, perché ha coinvolto negativamente un gruppo di giovani con disabilità nel momento in cui si stavano godendo un bel giro in barca grazie ad un'associazione operante nello spezzino nel settore della solidarietà sociale e dimostra come molte famiglie non siano capaci di educare i loro figli al rispetto di ogni forma di diversità.
La gita rovinata da un gesto di bullismo
Tra i partecipanti al gruppo che viaggiava nel golfo della Spezia c'erano anche 8 ragazzi con disabilità. Qualcuno di loro pratica sport, altri frequentano laboratori di musica e teatro e, in alcuni casi, non essendo del tutto autonomi, fanno un po'fatica a relazionarsi col mondo esterno. Questa gita, dunque, per loro ha rappresentato sicuramente un valore aggiunto, perché ha consentito qualche ora di evasione e libertà. Giunti all'altezza del canale di Portovenere, uno dei ragazzi ha avvistato un familiare e ha provato ad esprimere a suo modo, a voce alta e sbracciandosi in maniera un po'goffa, tutta la gioia che provava in quel momento, probabilmente per spiegare l'apprezzamento per essere potuto uscire da solo e aver dato così maggiore forza al suo senso di indipendenza.
La reazione del branco dei cosiddetti 'normodotati' non si è fatta attendere ed è stata di grande derisione.
La testimonianza di una volontaria
Una giovane volontaria che ha assistito alla scena non ha esitato ad esprimere il proprio dissenso in merito all'incresciosa vicenda. La ragazza si rende conto che fare il genitore sia un mestiere molto difficile ma, allo stesso tempo, non approva il fatto che adolescenti che possono esprimersi con forza tanto dal vivo quanto sui social network, non siano in grado di rispondere ad una esternazione di gioia con dei gesti che non risultino superficiali e totalmente inadeguati.
In questo caso, fortunatamente, nessuno si è fatto male a livello fisico ma la situazione non appare meno grave, perché siamo di fronte ad un atto di bullismo che ferisce quanto e più di uno schiaffo.