Durante lo scorso mese il clima politico mondiale è apparso molto teso. Questo perché la Cina e la Russia si sono unite per dare il via ad alcune esercitazioni militari, che si sono protratte fino al 28 luglio e che comprendevano manovre antiaeree e antinavali, che hanno richiamato l'attenzione degli Stati Uniti d'america. Ma come riporta il quotidiano britannico Indipendent, nelle scorse ore il presidente degli Stati Uniti d'America e il Primo Ministro giapponese si sono scambiati una telefonata di 50 minuti, dove è stata discussa la questione del Corea del Nord.

Andiamo a vedere cosa hanno detto i due presidenti e se sia stato fatto un passo verso la Terza Guerra Mondiale.

La telefonata

I due capi di stato, ovvero Donald Trump e Shinzo Abe, hanno affermato che ove mai dovessero esserci altri test balistici nucleari da parte del regime di Pyongyang, loro si impegneranno a prendere tutte le misure necessarie per risolvere la questione. Come riporta un altro giornale britannico, vale a dire il Daily Star, il Primo Ministro giapponese ha affermato di aver provato con la diplomazia a risolvere l'argomento dei test balistici, ma siccome questa strategia si è rivelata fallimentare, non resta che una sola strada da intraprendere. Abbiamo quindi fatto un passo verso la Terza Guerra Mondiale? Difficile dirlo, ma esercitazioni militari americane vicino alla penisola nord coreana hanno già avuto inizio.

Test balistici

Proprio questa domenica due bombardieri statunitensi sono volati nei cieli della penisola coreana ed è stato condotto un test missilistico THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) che prevedeva il lancio di un razzo a media gittata nel Pacifico. Tutto questo è stato una riposta americana ad un altro test balistico, questa volta operato dalla Corea del Nord venerdì scorso.

Il missile di Pyongayang che è stato lanciato è un ICBM (Intercontinental Ballistic Missile). Quello che ha allarmato gli Stati Uniti d'America e il Giappone è che questo è il secondo test balistico che viene condotto da Pyongyang in un arco di tempo inferiore ad un mese. Ma nel caso scoppiasse la Terza Guerra Mondiale, qual è il posto più sicuro in cui rifugiarsi?

A questo proposito il WEF (World Economic Forum) ha stilato una classifica dei luoghi meno pericolosi del mondo in cui scappare se dovesse scoppiare un conflitto. Come sempre quando si parla di queste notizie è inutile cedere ad allarmismi. Non ci resta adesso nient'altro se non aspettare nuove notizie nel campo della politica. A voi i commenti.