Una ragazza musulmana è stata invitata a togliersi il velo ed anche a rimanere con le braccia scoperte negli ambienti dell'Aeroporto. Tutto è successo mercoledì sera durante i controlli nella frontiera dell’aeroporto Orio al Serio a bergamo e la ragazza chiamata Nadia Bouzekri si è trovata in una situazione non tanto gradevole. Una violenta discussione è nata tra lei e le guardie che si trovavano agli imbarchi internazionali, dove la ragazza doveva prendere un volo diretto a Bruxelles.
L'agente: torna nel tuo paese
Bouzekri ha anche denunciato su web tramite due video pubblicati sulla sua pagina Facebook, come una giovane agente donna l’aveva invitata, con modi bruschi, a togliersi il velo e la giacca in pubblico durante i controlli in aeroporto.
La ragazza ha poi spiegato che aveva dato la sua disponibilità di fare ciò che le era stato chiesto ma in un posto appartato e non davanti a tutte le altre persone, sottolineando il fatto che in aeroporto esiste una stanza dove si svolgono procedure di sicurezza di questo tipo, nei confronti delle donne che indossano il velo. Però anche dopo la richiesta della ragazza l’agente era rimasta sulle sue ed aveva cominciato anche con gli insulti e frasi pesanti legati alla nazionalità, dicendole di ritornare nel suo paese, nonostante che la ragazza sia nata in Italia e la sua nazionalità è quella italiana. L’episodio accaduto è stato confermato anche dalla questura di Bergamo che ha spiegato a sua volta che la discussione è avvenuta con un’agente della sorveglianza privata che fa le perquisizioni attraverso il metal detector.
Dopo il rientro in Italia la ragazza denuncerà l'episodio
Nadia Bouzekri che si è trovata in questa situazione è la presidente dei Giovani musulmani d’Italia e stava andando a Bruxelles per un intervento al Parlamento Europeo proprio sul tema della discriminazione. La rappresentante dei giovani musulmani ha dichiarato che avrebbe denunciato questo fatto anche di fronte all’assemblea della Comunità Europea.
Bouzekri è riuscita a mettersi in viaggio dopo che la perquisizione è stata fatta poi come lei aveva richiesto, in una stanza appartata, anche se le trattative per arrivare a questa decisione avevano durato tanto e dove avevano fatto il loro intervento anche altri agenti dell’aeroporto. La presidente dei Giovani musulmani ha dichiarato che dopo il suo rientro in Italia prenderà iniziative legali, sottolineando il fatto che lei non si oppone ai controlli ma è un diritto delle donne velate di essere spogliate e perseguite in un ambiente fuori dagli sguardi del pubblico.