Ha esalato l'ultimo respiro in casa sua, circondato dai familiari, per cause naturali. Forse naturale consunzione. Quando è uscito per la prima volta Playboy, nel 1953, molti di noi non erano ancora nati. Molti delle ultime leve invece non sanno neanche chi sia.

Non doveva essere semplice

Certamente non a tutti è venuto in mente, nell'America del 1953, di pubblicare una rivista patinata di donnine nude, con il paginone centrale poi. Lui stesso, per il primo numero, non volle nessuna data in copertina, caso mai fosse stato un fallimento. Chissà in quanti, all'inizio, avranno tentato di dissuaderlo, ritenendo l'impresa impossibile.

Ma lui no, fermo, deciso, risoluto. Del resto, per fondare e mantenere per 50 anni l'impero che ha costruito, queste dovevano essere certamente alcune delle sue doti.

Le donne

Le amava. Certamente. Dalle pagine della sua rivista uscivano immagini belle, quasi caste, prive di allusioni sessuali esplicite o ammiccanti. Si è sempre avvalso di ottimi fotografi; ricordava l'ambiente nel quale operava e come questo fosse attento a captare ogni minimo inciampo per contrastarlo. Il movimento femminista lo ha osteggiato, e pesantemente, eleggendolo a simbolo del male. Al di là delle motivazioni politiche, certamente condivisibili, probabilmente sbagliavano. hefner ha mostrato, attraverso le pagine della sua rivista, l'aspetto forse più importante in ogni donna: la femminilità.

Con lui la donna non era un oggetto, era la protagonista.

La rivista

Patinata, già scritto. E non era comune, in quei tempi, spendere di più nelle fasi di produzione. Ma la sua scelta di gusto e posizionamento del prodotto non poteva scendere a compromessi nella qualità, ed in un giornale la carta è fondamentale. Donnine nude ma non solo.

Arte, design, interviste, tendenze, costume. Un mensile a tutto tondo, con un pizzico di pepe in più.

Le Playmate

Sul primo numero compare Marylin Monroe, allora agli inizi della carriera. Le immagini Hefner le comprò ad un prezzo modico da un editore di calendari. Da allora nessun settore della popolarità fu trascurato. Musica, cinema, arte, cultura, televisione, sport: le protagoniste dei vari settori arrivarono sulle sue pagine.

In Italia, prevalentemente fotografate da Angelo Frontoni, sono passate le gemelle Kessler, Sabina Ciuffini, Alessandra Mussolini, Barbara D'Urso e, più recentemente Belen, Tania Cagnotto, Francesca Piccinini, Claudia Gerini.

Certo, ha sfruttato la nudità femminile per diventare ricco e famoso, ma volete mettere con la pornografia?