Una chiamata alle armi, delirante e surreale, che ha messo in seria difficoltà le autorità locali e allertato la sicurezza nazionale più di quanto non lo fosse già. In piena emergenza per il passaggio del ciclone sulla Florida contrassegnato da scene apocalittiche, un burlone ha procurato un allarme un po' diverso. "Brothers in arms": Ryon Edwards, 22 enne della Florida, barba e capelli lunghi che pare uscito da un raduno hippies degli anni '70, ha invitato i concittadini ad imbracciare le armi, fatto normale in uno degli stati Usa dove vige la legittima difesa, contro il nemico in arrivo dal cielo: l'Uragano Irma.

Un singolare appello via social per alleggerire lo stress e combattere la tensione, inaspettatamente preso molto sul serio.

'Spara all'uragano Irma!'

L'ha intitolata 'Spara all'uragano Irma!'. Il giovane Edwards, che tra le tante attività svolte di cui dà conto sulla sua pagina Facebook cita quelle di bassista, skateboarder, venditore di auto e consegna pizza a domicilio, annoiato e un po' depresso in attesa del tifone, come da lui stesso raccontato poi, ha creato un'apposita pagina su Facebook per pubblicizzare un finto evento: "Spara all'uragano Irma!". Aveva dato appuntamento per ieri, domenica 10 settembre, dalle 10 in poi ai cittadini di Daytona Beach Shores nella contea di Volusia, Florida, in un luogo non meglio precisato, o in tutti i luoghi della città, con una comune missione da compiere: colpire Irma prima che colpisse lei.

Tutto questo mentre più di cinque milioni di persone, un quarto della popolazione dello stato, veniva fatta evacuare, il presidente Trump invocava Dio contro il "mostro" (così l'ha definito), il governatore della Florida, Rick Scott, invitava a pregare, si registravano 5 vittime e oltre 3 milioni di persone erano rimaste senza elettricità.

La burla è stata presa sul serio assumendo dimensioni che mai Edwards e il suo compagno di gioco, Zeke Murphy, avrebbero potuto immaginare. La pagina è stata visitata da 54 mila utenti, 27 mila dei quali erano pronti ad arrivare armati all'appuntamento per "buttar giù" Irma.

Attenzione mediatica e improbabili diagrammi

In poche ore, la faccenda è diventato un clamoroso caso rimbalzato da un media all'altro, poi trattato dall'inglese Bbc fino a che Edwards ha constatato che la risposta degli utenti aveva superato ogni sua aspettativa e capacità di gestire l'evento.

"Credevo che tutti avessero colto l’ironia dell’iniziativa, ma evidentemente non è così", ha detto poi il ragazzo. All'apice dello 'svalvolamento' mediatico, sui social sono comparsi anche appelli ad usare lanciafiamme, o improbabili diagrammi che allertavano gli hunters, i cacciatori, sulla tecnica da usare per sparare nell'urgano. Già perché il rischio sarebbe stato che il movimento a vortice riportasse indietro i proiettili, colpendo magari cittadini. Il tutto mentre alberi, auto, tetti scoperchiati, realmente sono stati scaraventati ovunque dalla forza del vento a 300 km orari.

Sceriffo contro 'cacciatori' di uragano

Alla fine è intervenuto, Chris Nocco, sceriffo della contea di Pasco in Florida che, preoccupato dalla crescente adesione all'iniziativa, ha lanciato un appello, paradossale non meno di quello di Edwards: "Non sparate contro l'uragano Irma!", ha scritto via tweet precisando che le armi non lo abbatterebbero ma avrebbero solo conseguenze deleterie sulla popolazione.

E per "scusarsi" dell'appello demenziale, ha precisato: “il 99% delle persone ha buonsenso e ti sta a sentire. Ma nel nostro lavoro abbiamo a che fare con quell’1% e dobbiamo fargli capire le cose". Non sia mai si facesse avanti qualche patriota autoproclamatosi tiratore scelto.