L'immigrazione clandestina in Italia è uno dei temi più dolenti e più dibattuti degli ultimi anni. Specialmente nel 2017 il numero degli arrivi è notevolmente aumentato tanto da chiedere all'Europa di intervenire per trovare una soluzione. Tra le diverse etnie che arrivano nel nostro Paese troviamo in primis quella tunisina, fenomeno che sembra coincidere con provvedimenti su misura intrapresi nel loro Paese.
Lo svuota carceri tunisino
La maggioranza degli immigrati clandestini, i cosiddetti migranti, approda in massa sulle coste dell'isola di Lampedusa.
Quest'isola, primo pezzo di terra italiana provenendo dalla Libia e dalla tunisia, è attrezzata con un hot spot dove vengono accolte tutte le persone ed in seguito suddivise. I migranti vengono quindi selezionati fin da subito tra chi deve essere espulso e chi può chiedere lo status di rifugiato. La quasi totalità dei tunisini arriva tramite imbarcazioni di fortuna e prova a disperdersi sul nostro territorio subito dopo l'approdo. La maggioranza di queste persone sono ex detenuti, anzi neo ex galeotti, ovvero persone che appena rilasciate si dirigono immediatamente verso l'Italia. Quello che stupisce, e preoccupa, è la sbalorditiva coincidenza tra il rilascio dei detenuti e il loro arrivo in Italia.
Queste persone, perlopiù condannati per reati legati allo spaccio e ai furti, sono stati graziati dal Presidente tunisino in occasione della fine del Ramadan (a Giugno) e per l'anniversario della Repubblica (nel mese di Luglio). Del resto anche l'ambasciata italiana in Tunisia ha confermato il rilascio di 1583 detenuti.
I motivi della loro liberazione è riconducibile a due ipotesi:
- Il Governo Tunisino intende liberarsi di elementi pericolosi
- Tattica per far pressione sull'Italia, consentendo la fuga di questi criminali verso il nostro Paese, per ottenere aiuti economici
Un escalation improvvisa
Secondo i dati dell'ufficio immigrazione della Questura di Agrigento sulle nostre coste sono sbarcati 341 tunisini solo nell'ultimo mese quando, invece, per i primi cinque mesi dell'anno ne arrivarono solo 81.
I tunisini che sbarcano a Lampedusa o a Ginosa arrivano tramite piccolissime imbarcazioni, guidate da loro stessi e pagate circa 500 Euro. Mentre per quanto riguarda i tunisini che sbarcano ad Agrigento il costo sale fino a 3.000 euro a testa, trasportati tramite navi cargo, in quanto la possibilità di disperdersi in Italia, e quindi raggiungere l'obiettivo, è più probabile.