Credere di essere al nono mese di Gravidanza e scoprire di avere una grossa cisti, con un diametro di 30 cm, nel ventre. E' successo veramente, è successo alla 22enne Kirsty Butler, residente a Swansea, in Inghilterra. La giovane aveva notato che il suo ventre si era gonfiato moltissimo e per questo si era fatta visitare. Il medico, però, le aveva detto che era alla sesta settimana di gravidanza, non certo al nono mese. Kirsty era rimasta di stucco, poiché la sua pancia era veramente grande. Il feto, tra l'altro, non si trovava in una posizione ottimale a causa di quella grossa massa.

Grazie agli ultrasuoni, la Butler si era resa conto di avere un grosso problema. Quella cisti aveva devastato un ovaio.

La necessità di un intervento chirurgico

La 22enne inglese, dopo essersi sottoposta agli ultrasuoni, si era resa conto che non era al nono mese di gravidanza. I medici le avevano detto che si sarebbe dovuta sottoporre al più presto a un delicato intervento chirurgico per rimuovere quella cisti enorme e letale. Kirsty non aveva altre scelte e, nonostante gli sforzi per salvare il suo piccolo, aveva avuto un aborto spontaneo all'11esima settimana di gravidanza. L'operazione mirata all'asportazione della cisti risale all'anno scorso, ad agosto, ma solo ora la giovane di Swansea ha deciso di parlare della sua storia per sensibilizzare le donne sulla problematica delle cisti benigne.

La 22enne era rimasta sei settimane in ospedale, dopo l'intervento chirurgico. Quando era tornata a casa si sentiva cambiata: non aveva più quella grossa cisti nel ventre, ma neanche il suo piccolo.

La felicità dopo il test di gravidanza

Kirsty, parlando della sua curiosa e triste storia, ricorda che i primi a notare la sua grossa pancia erano stati i colleghi.

Le avevano chiesto se fosse in stato interessante. Lei, che non si era mai accorta di nulla, aveva deciso di fare un test di gravidanza. Grazie a questo era venuta a conoscenza del suo stato. Kirsty era incinta e contenta, così come il suo fidanzato, il 21enne Celern. Quell'atmosfera di gioia, però, era stata violata da una scansione del suo ventre, effettuata dal medico.

Nella pancia c'era un nodulo che diventava sempre più grande e se non fosse stato asportato subito avrebbe potuto mettere in pericolo la salute della 22enne.

La Butler, nonostante le continue sollecitazioni dei medici, aveva deciso di attendere l'11esima settimana di gravidanza per operarsi, in modo da non mettere in pericolo il feto. Quando mancava una settimana all'intervento chirurgico, però, i medici avevano detto alla 22enne che non si sentiva più il battito cardiaco del bebè: la cisti lo aveva ucciso. Prima della traumatica esperienza, Kirsty non sapeva che le cisti, anche benigne, potessero diventare così grandi.