James Word è stato condannato mentre era in prigione per aver dato fuoco al suo materasso di cella. Il ragazzo sarebbe dovuto uscire dal carcere ben 10 anni fa dal momento che avrebbe dovuto scontare una pena di soli 10 mesi, ma la sua pena è diventata estremamente lunga e immotivata.
Qi molto più basso
E' successo nel Regno Unito, dove James Ward, un ragazzo di 33 anni, è in carcere da 11 anni pur avendo problemi di salute mentale e un Qi molto più basso della media; un giorno ha avuto una crisi molto forte tanto da bruciare il suo materasso della cella dove ormai è imprigionato da 11 anni.
Il Servizio di Probazione sta lavorando per cercare di trovare un ostello adatto alle esigenze psicologiche del signor Ward e la famiglia ora è abbastanza contenta dei nuovi possibili cambiamenti. La sorella del ragazzo, April ha dichiarato "Mio padre non sorrideva da anni, James non è un rischio per gli altri ma solo per se stesso" affermando che con il giusto supporto si potrebbe ottenere un miglioramento del fratello.
La signora Ward ha dichiarato al programma televisivo Radio 4's Today che proprio quel giorno era andata a trovare suo figlio in carcere e lo aveva trovato molto scosso dal momento che gli avevano detto che non ci sarebbero state speranze per lui di uscire dalla cella.
Autolesionista dietro le sbarre
James è stato definito un ragazzo con un Qi molto basso, tanto da provocare in lui forti disturbi autolesionisti dietro le sbarre durante tutti questi anni di prigione; aveva anche scritto al programma BBC Radio 4's nel 2016 dichiarando "La prigione non è in grado di ospitare persone come me con problemi di salute mentale, mi ha solo peggiorato".
L'annuncio della sua liberazione dopo l'incendio del materasso è stato dato da Parole Board anche se il Ministro di Giustizia non ha commentato il caso; April invece ha dichiarato essere molto felice della notizia in quanto ora suo fratello potrà avere il giusto supporto mentale di cui aveva bisogno insieme alla stabilità psicologica e l'amore della sua famiglia.
"Fortunatamente questa storia è terminata per il meglio, non oso pensare a cosa sarebbe successo" ha affermato April; il portavoce del Ministro di Giustizia ha chiesto conferma della presenza dei supporti necessari per persone con problemi mentali in prigione e ha dichiarato che questo tipo di persone non costituiscono una minaccia per la sicurezza pubblica, ma solo ed esclusivamente per se stessi. "E' un diritto ottenere un supporto in carcere per persone come mio fratello" ha dichiarato la sorella di James.