Un marocchino 54enne con problemi psichici ha ucciso una volontaria 25enne presso la Cascina Clarabella, una struttura per soggetti con problemi di mente a Iseo, in provincia di Brescia. L'immigrato ha improvvisamente accoltellato la ragazza, terapista della riabilitazione psichiatrica che prestava servizio da un paio d'anni nella struttura. Sembra che l'assassino fosse seguito, da tempo, dalla sua vittima. Sul posto, dopo l'omicidio, sono arrivati il magistrato di turno e i carabinieri.

Il marocchino risiede in Italia da un paio d'anni

Nadia Pulvirenti, una ragazza che, ogni giorno, cercava di rendere migliore la vita di persone con problemi di mente, è stata trucidata proprio da uno dei suoi pazienti, un nordafricano di 54 anni.

Quest'ultimo è stato immediatamente fermato dai carabinieri. Secondo le ultime informazioni, il killer ospite di una struttura per persone con problemi psichiatrici risiede in Italia da 2 anni ed ha i documenti in regola. A prendersi cura di lui, ultimamente, era stata proprio la 25enne Nadia Pulvirenti. Il compito della Cascina Clarabella è di ospitare i soggetti con problemi psicologici ed aiutarli ad inserirsi nel mondo del lavoro. Sembra che il 54enne abbia sferrato le coltellate alla terapista senza alcun apparente motivo. Cascina Clarabella Onlus è nata 15 anni fa ed ospita molte persone psichicamente instabili e con disabilità fisiche. Nadia sarebbe stata aggredita nella mensa.

Troppi profughi con problemi di mente

I carabinieri hanno già avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell'episodio. Sul posto, dopo l'accoltellamento, sono arrivati anche gli operatori sanitari ma non sono riusciti a salvare la 25enne. Secondo un dossier di Medici Senza Frontiere, associazione che ogni giorno salva la vita a molti migranti, moltissimi profughi arrivati in Italia hanno palesato problematiche mentali importanti.

Sembra che, su 10 migranti sbarcati nel Belpaese, 6 siano affetti da disturbi come stress post traumatico, ansia e depressione.

Il report di Medici Senza Frontiere sottolinea anche che tra i maggiori problemi dei profughi ci sono il timore per il futuro e la solitudine.