Alla fine, dopo un giorno di "bombardamenti" mediatici, l'azienda si è cosparsa il capo di cenere e si è scusata, ammettendo di aver peccato di superficialità. D'altra parte, il pandemonio scaturito dalla sua indiscutibile iniziativa, non rendeva possibile altra soluzione. Nell'era del Jobs Act succede che il il lavoro, o la possibilità di lavorare, se non addirittura l'ipotesi di accedere ad uno stage, si debba comprare. Al centro delle polemiche, infatti, è finito il singolare concorso "Compri una borsa e vinci uno stage in azienda", indetto dalla celebre società carpisa che produce articoli di pelletteria e borse, che ha fatto passare un messaggio fuorviante.

In un paese a dir poco scottato dalla questione lavoro, l'iniziativa ha fatto saltare i nervi a molti.

Il lavoro come una lotteria

Non sia mai che le nuove generazioni siano tentate a credere che il lavoro sia un diritto sancito dalla Costituzione. Oggi ci sono altre variabili che entrano in gioco, oltre i voucher o i bonus temporanei. E proprio come se un impiego fosse una vincita al gioco, al gratta e vinci o una specie di riffa, Carpisa ha avviato un concorso senza precedenti. Bisognava innanzitutto acquistare una borsa da donna della nuova collezione autunno-inverno 2017-18 e conservare diligentemente il codice di gioco. Il passo successivo consisteva nel compilare un piano di comunicazione e completare un form inserendo i propri dati e i file richiesti, per poi inviare la propria candidatura.

Per cosa? Per un eventuale stage, se estratti, offerto dall'azienda della durata di un mese, da svolgersi negli uffici marketing di Napoli con assicurato un rimborso spese di 500 euro. L'annuncio era apparso sul sito della società a fine agosto.

"Insurrezione" social

La notizia ha fatto infuocare i social tra critiche, polemiche, derisioni e sarcasmi.

Arroventato soprattutto Twitter, dove c'è chi ha commentato l'iniziativa Carpisa così: "Chissà chi me lo ha fatto fare di iscrivermi all'università, quando potevo comprarmi una borsa", oppure: "devi comprare una borsa per poter vendere borse?". E mentre innumerevoli utenti hanno attaccato su Twitter il concorso, portando l'hashtag Carpisa tra i trend topic, il sindacato Filcams-Cgil ha definito "svilente e irrispettosa" l'iniziativa indirizzata alle under 29.

Altri tweet hanno fatto scatenare gli utenti con un'ironia tagliente sulle offerte professionali dopo anni di improbabili politiche sul lavoro, e prendendo di mira il capo del settore marketing che ha ideato o avallato questa campagna.

Scuse dell'azienda con precisazioni

Dopo la valanga di critiche, sono arrivate le scuse da parte dell'azienda "per la superficialità con la quale è stato affrontato un tema così delicato come quello del lavoro".

Carpisa, comunque, ha precisato che, come da regolamento, il concorso "Vinci uno stage in azienda" scade oggi, 6 settembre. La società ha anche precisato che questa iniziativa è "in completa antitesi con una realtà imprenditoriale fatta invece di occupazione e opportunità offerte in particolare al mondo giovanile", precisando che sono stati assunti 50 giovani negli ultimi 30 anni e che c'è un'alta percentuale di collaboratori che ha meno di 29 anni. E senza aver dovuto acquistare borse.