Ieri, domenica 10 settembre, in serata una nuova scossa sismica ha colpito il Centro Italia, in particolare l'Abruzzo. Intorno alle 21:58 è stata registrata una scossa di magnitudo 3.7 (inizialmente registrata come 3.9) con epicentro a Scurcola Marsicana ad una profondità di otto chilometri.
Terremoto, dove è stato avvertito?
La scossa è stata avvertita anche a L'Aquila, in tutto il Reatino arrivando anche in alcune periferie di Roma. Qualche ora prima un'altra scossa di magnitudo 3.7 era stata avvertita nel Piacentino con epicentro a sei chilometri a nord da Mortasso ad una profondità di dieci chilometri, anche qui non si registrano danni.
Nell'arco della giornata di ieri sono state registrate sei scosse differenti avvenute nella stessa area. Le altre quattro però, molto più basse, si aggirerebbero tutte intorno ad una magnitudo di 2.2.
Fortunatamente non ci sono danni
Fortunatamente non ci sono notizie di danni a cose o persone ma per precauzione molti abitanti hanno scelto di scendere in strada e passare la notte fuori. Le scuole che in molti comuni della zona come Avezzano, Tagliacozzo e Scurcola Marsicana, dovevano riaprire l'11 settembre rimarranno invece chiuse, rimandando il primo giorno di scuola di questo nuovo anno scolastico. I sindaci delle varie città fanno però sapere che tutti gli istituti scolastici sono agibili e molti di essi sono di nuova costruzione.
La chiusura avverrebbe infatti solo a scopo precauzionale o in alcuni casi per una ricognizione strutturale degli edifici. Numerose sono state anche le telefonate giunte nella notte ai Vigili del fuoco che stanno monitorando la situazione.
Il commento degli esperti dell'INGV
Anche l'ingv (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) dà la notizia tramite Twitter:
Evento sismico in provincia dell’Aquila, Ml 3.9 (Mw 3.7), 10 settembre ore 21.58 https://t.co/WHXPgyJV79
— INGVterremoti (@INGVterremoti) 10 settembre 2017
L'Istituto dichiara che si tratta dell'attivazione di una nuova struttura e che non avrebbe nulla a che fare né con quella che provocò il Terremoto del 2016 né con quella relativa al sisma di L'Aquila del 2009.
La zona di interesse sarebbe infatti molto più vicina a quella del terremoto del 1915, zona già segnalata come ad alto rischio. Il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni, afferma che nei prossimi giorni gli eventi sismici della zona verranno monitorati con più attenzione in modo tale da capire se quello di ieri sera sia stato un evento isolato oppure una sequenza.