"Se fosse vero si tratterebbe di un fatto di gravità inaudita che rende i protagonisti indegni dell'uniforme che indossano e che comporterà gravi conseguenze immediate sul piano disciplinare". Sono le dichiarazioni del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Tullio del Sette, in merito alla denuncia di aggressione sessuale, da parte di due studentesse americane, ai danni di due carabinieri di stanza presso la Caserma di Firenze.

I fatti si sarebbero svolti mercoledì scorso e sarebbero iniziati a Piazzale Michelangelo davanti alla discoteca Flò: due o tre gazzelle dell'arma intervengono per sedare una rissa.

Tra i militari, che hanno risposto alla chiamata, ce n'erano due i quali, dopo aver prestato il loro intervento, avrebbero avvicinato le due studentesse di soli 21 anni. Una volta convinte a salire nell'auto le avrebbero accompagnate a casa ed è lì che si sarebbe consumata la violenza sessuale. Precisamente nell'androne del palazzo.

Le telecamere sia di Piazzale Michelangelo e sia nelle vicinanze del palazzo in cui vivono le due studentesse confermerebbero, in parte, la versione fornita al magistrato incaricato delle indagini. Difatti se con la prima telecamera si vedono le due salire a bordo della macchina; con la seconda, invece, si è ripresa la medesima vettura per due volte e nell'arco di venti minuti.

Lasso di tempo in cui, secondo gli investigatori, si sarebbe consumata l'aggressione sessuale.

Considerando anche l'operato del reparto di polizia scientifica su alcuni reperti raccolti e che, una volta analizzati, confermerebbero la presenza di tracce biologiche compatibili proprio con un rapporto sessuale. Da questi particolari elementi a disposizione sono scaturite le dichiarazioni di Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, che parlano di qualche fondatezza rispetto alle accuse che sono state mosse; mentre il Dipartimento di Stato americano ha comunicato che le accuse mosse dalle due connazionali vengono prese molto seriamente.

Anche uno dei due carabinieri coinvolti in questa incresciosa vicenda avrebbe dichiarato di essere distrutto, ribadendo la sua estraneità ai fatti e di aver svolto come sempre il proprio dovere.

Nonostante queste dichiarazioni i due carabinieri sono stati sospesi dal servizio attivo e nel frattempo sono emersi ancora altri particolari riguardo a questa vicenda: le due studentesse e i due carabinieri si sarebbero incontrati in un bar.