E' stato annunciato a Cernobbio che i ministri dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole hanno firmato per approvare il decreto interministeriale dell'obbligo in etichetta del paese d'origine del pomodoro. "Oggi, ben 92 milioni di chili di concentrato di pomodoro provengono dalla Cina", ha affermato la Coldiretti.

Obbligo in etichetta per tutti

I produttori dei prodotti derivati dal pomodoro, saranno obbligati ad indicare il paese di provenienza della materia prima e della trasformazione del prodotto. Mettiamo il caso che una salsa di pomodoro sia stata prodotta in più paesi sia dell'Unione Europea che non, allora l'etichetta dovrà riportare la dicitura "prodotto in Paesi UE e NON UE".

Se, invece, tutti i processi di trasformazione di un prodotto sono avvenuti nel nostro paese, allora la dicitura corretta che troveremo in etichetta sarà "origine del prodotto: Italia".

Quando entrerà in vigore il provvedimento? I ministri hanno spiegato che inizialmente si avrà una fase di adeguamento per le aziende produttrici, che dovranno avere un certo limite di tempo per adeguarsi alla nuova normativa; il ministro Martina ha affermato di avere tutta l'intenzione di dare il più possibile una trasparenza ai consumatori, sostenendo l'agricoltura italiana.

Soddisfazione dall'Anicav

L'Associazione degli Industriali delle Conserve Alimentari ha espresso il suo più grande consenso al nuovo regolamento e Antonio Ferraioli, presidente della stessa, ha dichiarato che questo decreto è una tutela nei confronti di tutte quelle aziende italiane che si sforzano ogni giorno per garantire un ottimo prodotto qualità-prezzo italiano.

Soddisfazione anche da parte della Coldiretti che ha dichiarato purtroppo un aumento del 36% del prodotto proveniente dalla Cina da trasformare ed etichettare come made in Italy; la novità sarà determinante anche per gli importatori del prodotto cinese, che fino ad oggi non avevano avuto l'obbligo di dichiarare il paese d'origine in etichetta, spacciando per italiano un prodotto completamente estero per quanto riguarda la materia prima.

Il Presidente dell'Associazione, Roberto Moncalvo, ha dichiarato che indicare il paese di provenienza sarà una mossa fondamentale per garantire al meglio l'italianità del prodotto e con essa quindi, la massima trasparenza sia per il produttore che per il consumatore.