Non si ferma la rivolta contro le bollette a 28 giorni. Dopo l'Agcom, il Codacons, la mozione dell'onorevole Moroni e l'auspicio del ministro dell'economia Calenda, a valanga si moltiplicano le iniziative dei cittadini e delle associazioni di consumatori. L'ultima è firmata UNC, unione nazionale consumatori. Dal loro sito si apprende infatti che l'associazione si è fatta promotrice dell'iniziativa #nofattura28giorni. Vediamo di cosa si tratta e come fare per aderire.
L'unione fa la forza, gli italiani uniti contro le fatture a 4 settimane
Non è frequente vedere tante rimostranze verso qualcosa in Italia.
Soprattutto non è frequente vedere che praticamente tutti, dai cittadini ai politici, si schierino contro qualcosa. Nel caso della procedura di fatturare i consumi telefonici e di internet ogni 28 giorni, invece, sembra esserci unanimità. In attesa che fatturare in questo modo possa essere dichiarato illegale, e che quindi i gestori telefonici siano costretti per legge a risarcire i propri abbonati, parliamo di un'altra iniziativa concreta alla quale si può aderire per dire il proprio no.
Dal sito UNC la petizione no alle bollette a 28 giorni
Attraverso tutti i suoi canali ufficiali, l'Unione Nazionale Consumatori ha lanciato la petizione per dire basta alla fattura di 28 giorni. Tale pratica infatti è oramai definita un modo per far pagare agli italiani una tredicesima mensilità camuffata.
Tutto quello che c'è da sapere sulla fatturazione a 28 giorni: https://t.co/3prUXKwoHF via @consumatori #nofattura28giorni
— Agnese Porto (@La_Zarina) 20 ottobre 2017
Come fare per dare il proprio contributo? E' semplicissimo: basta collegarsi al sito consumatori.it. In home page si vedranno scorrere le news in evidenza. Cliccando sulla foto con la dicitura "tutto quello che c'è da sapere sulla fatturazione a 28 giorni", si aprirà la pagina relativa.
Su questa pagina è possibile capire com'è nata questa antipatica usanza e scoprire quali sono state le iniziative delle autorità in proposito. Ad inizio pagina si trova una frase cliccabile, "campagna #nofattura28giorni". Il link rimanda ad un form nel quale è possibile inserire nome, cognome e mail. In questo modo si può aderire di fatto alla campagna. Sul sito consumatori.it sarà poi possibile seguire l'andamento della petizione, che si può rilanciare anche dai propri profili Facebook e Twitter.
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