Adam e Julie Parkin, 35 anni lui e 39 lei, erano una coppia con due bambini che - almeno all'apparenza - viveva felicemente a Sunderland, città del centro-nord del Regno Unito con 174mila abitanti. Tutto ciò, almeno fino a quando la donna non ha scoperto nel Pc del marito la presenza di diversi filmati pedopornografici. Quando si è visto smascherato, l'uomo ha reagito trucidandola con ben 23 coltellate, e per questo motivo dovrà scontare l'ergastolo.
Dalla scoperta alla tragedia
Nel giugno scorso, Julie ha rinvenuto nel computer di Adam delle foto erotiche scattate ad un bambino, e ha deciso di affrontare la questione con il marito, di ritorno da una trasferta di lavoro a Londra.
La coppia era uscita di casa per confrontarsi ma, una volta rientrati, l'uomo ha impugnato un coltello e ha ucciso la moglie con 23 fendenti sferrati sul torace, sul collo e alla testa, per poi lasciarle la lama conficcata sulla fronte. Dopo averla uccisa, il 35enne si è recato in una caserma della polizia per costituirsi.
La confessione alla polizia
"Mia moglie era affranta quando ha capito chi sono in realtà", ha detto l'uomo ai poliziotti, sostenendo che amava veramente la consorte e che avrebbe dovuto suicidarsi. "In me c'è senza dubbio qualcosa che non va", ha aggiunto Adam. Nell'hard disk del Pc dell'omicida, gli inquirenti hanno rinvenuto un grosso quantitativo di materiale pedopornografico, tra cui ricerche effettuate sul web circa abusi sessuali commessi su bambini in Cambogia, docenti aggredite sessualmente e insegnanti che guardano video erotici.
Anche sul suo cellulare sono stati trovati dei video osceni.
Analizzando il computer della vittima, invece, gli investigatori hanno appurato che la donna aveva consultato pagine che si occupavano di cosa fare quando ci si sente trascurati dal marito, e siti che spiegavano come capire quando il partner sta esercitando una forma di controllo.
Il profilo del marito ricostruito dagli inquirenti è quello di un uomo ossessionato dalle relazioni intime e dalla pedopornografia, distaccato nei confronti della consorte, ma con la tendenza a controllarla morbosamente.
La vicenda ha sconcertato l'intera comunità di Sunderland, ed in particolare gli studenti della scuola elementare dove lavorava la vittima.
Lisa Theaker, capo ispettore che ha seguito il caso, ha affermato che apparentemente quella in corso tra i due coniugi sembrava una relazione normale, un rapporto felice, ma in realtà l'uomo, oltre a nascondere la passione per la pedopornografia, controllava in modo coercitivo ogni aspetto della vita della moglie. Una situazione, questa, che spesso tende a peggiorare nel tempo e che può sfociare in episodi violenti se non addirittura in omicidio, com'è avvenuto in questo caso.