La vocazione della Chiesa, missionaria nel mondo, è da sempre quella di portare la buona notizia del Vangelo e di Gesù ai popoli lontani dalla fede e dalla religione cattolica. Papa Francesco chiede continuamente che la Chiesa esca fuori dai propri edifici fisici e sono molti i preti, i missionari, i seminaristi, gli itineranti e i semplici volontari che ogni anno decidono di donare la propria, intera vita per questo scopo. I pericoli della missione evangelica sono sempre alti, perché in molte zone del mondo i cristiani non sono ben accetti e rischiano la persecuzione in varie forme, dal rapimento alla tortura fino alla morte.

Pochi giorni fa un sacerdote italiano era stato catturato in Nigeria mentre si dedicava all'evangelizzazione. C'era la paura che la situazione potesse evolversi verso il peggio, ma oggi è arrivata la buona notizia.

L'annuncio di Alfano: 'Don Maurizio Pallù è libero'

Don Maurizio Pallù è vivo ed è stato liberato proprio nel giorno del suo compleanno dai suoi rapitori nigeriani. La buona notizia è arrivata nella mattinata di ieri, annunciata direttamente dal ministro degli Esteri alfano a 'Radio Capital': "Nel corso della notte l’unità di crisi della Farnesina mi ha comunicato la liberazione di don Maurizio Pallù". Il sacerdote intinerante del Cammino Neocatecumenale era stato catturato da una banda di delinquenti insieme ad un ragazzo e ad una ragazza del posto nel bel mezzo della strada giovedì scorso, 12 Ottobre, mentre si recava ad un incontro di catechesi a Benin City.

Don Pallù racconta il rapimento: 'Ci hanno preso in strada e portati nella foresta'

73 anni, originario della Toscana, una laurea in Storia, presbitero dal 1991 e già missionario in Olanda, Don Pallù ha accettato di evangelizzare in un paese difficile come la Nigeria, subendone le pericolose conseguenze che gli sono costate il rapimento.

I delinquenti, come dichiarato da lui stesso a 'Radio Vaticana', li hanno 'prelevati sulla strada, sono venuti fuori sparando e poi ci hanno portato nella foresta', dove sono sopravvissuti bevendo acqua malsana di colore marroncino e mangiando quel poco di cibo che c'era a disposizione.

Il sacerdote vorrebbe restare in missione: 'Il demonio lo si sconfigge stando qui'

La liberazione era sta avviata già da domenica sera, quando Don Pallù era riuscito a mettersi in contatto con l'anziana madre di 92 anni per via telefonica, rassicurandola sulle sue condizioni di salute. Quasi una settimana di prigionia, poi la liberazione, nella tarda serata di due giorni fa, martedì 17 Ottobre. Il sacerdote ha raccontato a 'Radio Vaticana' di essersi affidato alla Vergine Maria, all'iniziatrice del Cammino Neocatecumenale Carmen Hernandez (scomparsa nel Luglio 2016) e ai santi per invocare la loro protezione durante i giorni di rapimento. Don Pallù aveva giù fatto esperienza della prigionia lo scorso anno, ma 'questa è stata più difficile della prima volta.

Ho visto i miracoli che il Signore ha fatto'. La sua vocazione missionaria sulle orme di quanto predicato dal pontefice resta intatta e, anche se il ministro Alfano ha dichiarato che il presbitero tornerà in Italia, la sua intenzione sarebbe quella di restare in Africa perchè 'il demonio lo si sconfigge stando qui'.