Insieme alla moglie – a bordo del loro camper – si stavano imbarcando sul traghetto in partenza per Civitavecchia, con a bordo un ospite “protetto”. Una tartaruga selvatica, della specie “Testudo Graeca”, molto diffusa in Sardegna e protetta da tempo. Per questo motivo le Fiamme Gialle del Gruppo di Olbia, lo hanno denunciato e contestualmente hanno sequestrato il piccolo esemplare di tartaruga che – secondo i veterinari che l’hanno visitata – ha meno di cinque anni. Quindi è ancora molto piccola. L’uomo – dopo tutti i controlli di rito – ha collezionato una bella denuncia alla Procura della Repubblica, per detenzione e trasporto di specie protette.

Una violazione penale all’Autorità giudiziaria di Tempio Pausania che lo dovrà processare: l’uomo rischia l’arresto da sei mesi a due anni di detenzione, oltre che una multa che parte da un minimo di 15 mila euro fino ad un massimo di 150 mila.

Specie protetta

L’uomo, infatti, non ha saputo giustificare il possesso della tartaruga di terra e non possedeva nemmeno un certificato che potesse attestarne il possesso e quindi la detenzione legale della testuggine. Insomma se fosse stata la sua sarebbe dovuta essere stata denunciata alle autorità competenti che avrebbero rilasciato un certificato. Per questo motivo – non avendo la coppia nessuna attestazione – gli uomini in divisa hanno sequestrato l’animale e , come prevede la procedura di legge, è stata affidata al Centro Recupero Fauna Selvatica dello Stato, il famoso C.A.R.F.S, ente gestito dall’Ente Foreste della Regione Sarda, in attesa di essere liberata nella zona in cui era stata trovata.

La tartaruga è stata affidata ai veterinari della Regione che l’hanno trovata in ottime condizioni.

Traffici illegali

“Il sequestro messo in atto la scorsa mattina – hanno dichiarato in un comunicato i finanzieri – è il primo atto di questo tipo, effettuato dalle Fiamme Gialle, da quando il Corpo Forestale dello Stato è andato in pensione.

Infatti ora saranno i militari della Finanza che hanno preso il controllo del commercio non legale della fauna e della flora, soprattutto in via d’estinzione. Regolamento previsto dalla famosa Convenzione di Washington – datata 1973 – e dal regolamento Comunitario stilato nel 1997, vent’anni fa, e che riguarda la protezione delle specie selvatiche.

Gli uomini in divisa hanno anche evidenziato - che in tutto il mondo - il commercio illegale di specie protette genera un giro di soldi pari a oltre novanta miliardi di euro in un anno. Il quarto mercato illegale dopo quello di essere umani, armi e droga.