Tutto ha avuto inizio con le pesanti accuse di Molestie mosse al pluripremiato protagonista di House of Cards da parte di Anthony Rapp, attore conosciuto per aver interpretato il ruolo di Paul Stamets nella serie televisiva Star Trek: Discovery.

L'accusa

Era il “lontano” 1986 e l’attore aveva solo 14 anni all’epoca dei fatti, mentre il due volte premio Oscar – I soliti sospetti (1995) ed American Beauty (1999) – ne aveva 26; con la denuncia, Rapp racconta ai microfoni di BuzzFeed di aver ricevuto esplicite avances da parte di Kevin Spacey, a seguito di una festa nella sua casa di Manhattan, fatto che avrebbero segnato profondamente la vita dell’attore.

Un primo tentativo di denuncia, in realtà, risalirebbe al 2001 quando Anthony Rapp offrì la storia alla rivista rivolta al pubblico omosessuale “The Advocate”, senza però smascherare il colpevole della presunta violenza.

Il tweet di risposta

In risposta, Spacey ha pubblicato un tweet attraverso il quale accompagnava le scuse relative all’accaduto con una rilevazione in merito ad una delle più grandi ambiguità che ha accompagnato la sua persona, e sulla quale i tabloid si interrogano ormai da anni: ha ammesso di essere gay. La star di Hollywood si è detto profondamente turbato dalla storia che lo avrebbe visto protagonista, aggiungendo di non ricordare nulla di un episodio che risalirebbe a più di trent’anni fa, quando si trovava sotto l’effetto dei “fumi dell'alcool”.

Tuttavia, esterna tutto il suo dispiacere nei confronti di quanto dichiarato da Rapp e coglie l’occasione per ripercorrere in breve le tappe della sua sessualità.

Ha raccontato di come, nel corso degli anni, abbia intrattenuto rapporti sia con donne che con uomini e che attualmente, a 58 anni, abbia deciso di vivere a pieno la sua omosessualità.

L’accusa di molestie lo avrebbe, a suo dire, spinto ad aprirsi maggiormente sulla sua vita privata ed a far luce sul suo orientamento, e la notizia in breve ha fatto il giro del mondo.

La polemica

Ciò nonostante, non sono mancate le polemiche. In molti, infatti, hanno puntato il dito contro Spacey, tacciandolo di aver utilizzato il tanto atteso coming out come strumento per deviare l’attenzione dalla gravità della sua condotta, in quanto si tratterebbe a tutti gli effetti di molestie ai danni di un minore. La verità, più che un apprezzabile atto di coraggio, è da molti vista come un paravento mediatico.