Uno studio effettuato da una serie di geologi di diverse nazioni rivela dove potrebbe accadere il prossimo devastante Terremoto nel mondo. È stato effettuato un calcolo delle aree a rischio, attraverso uno studio condotto in sinergia da geologi francesi e cileni, che hanno individuato qual è la placca sottoposta attualmente a un maggiore stress sismico, attraverso il criterio dello spostamento delle zolle tettoniche che dividono la terra che muovendosi tra di loro generano i fenomeni sismici. Addirittura, ciò che è emerso, è l'ipotesi che un terremoto devastante, superiore ai 9 gradi della scala Richter, purtroppo ancora una volta potrebbe avvenire nella zona in cui si scatenò il sisma definito dagli studiosi il terremoto del XX secolo.
Secondo le previsioni emerse dallo studio, infatti, il devastante terremoto potrebbe avvenire nei pressi di Santiago del Cile, la capitale dello Stato sudamericano che si ritrova sulla faglia tra la placca di Nazca e quella sudamericana. Una faglia che è tra quelle che subiscono una maggiore velocità di spostamento tra le due zolle tettoniche.
I precedenti disastri
Il Cile è un Paese da sempre sottoposto ad un'altissima attività sismica. La paura è che il prossimo terremoto potrebbe essere addirittura peggiore di quelli che si sono verificati nel 2015 a Illapel e nel 2014 a Iquique, oltre a quello di Cobquecura cura nel 2010. Nel 2014, inoltre, ci fu una violenta scossa a Valparaiso. Il timore degli studiosi è che il terremoto potrebbe arrivare ad un’intensità di addirittura 9,5 gradi Richter di magnitudo, la stessa forza devastante registrata nel sisma di Valdivia (sempre in Cile) del 1960 e che causò oltre 3000 morti, aggiudicandosi il triste primato di terremoto più forte che l'uomo sia riuscito a ricordare.
Studi anche su animali
Nonostante le moderne tecnologie e gli strumenti a disposizione, è bene ricordare che al momento nessuno è in grado di poter prevedere con precisione quando e dove ci sarà un terremoto e che l'intensità e la durata delle scosse non sono calcolabili. Il sistema dei geologi francesi e cileni è andato a calcolare tutti i movimenti delle zolle, riferendosi anche ad analisi statistiche e ai precedenti del Cile.
In alcuni casi, gli studiosi si affidano ai comportamenti degli animali per studiare quello che può essere un sintomo dell'evento sismico, mentre da Giappone e Stati Uniti una delle teorie prevede lo studio degli sforzi delle rocce, ovvero il rilassamento del campione che arriva alla rottura. Segnali precursori possono essere anche l'atmosfera, le variazioni magnetiche, l'acqua e il radon, un gas che si forma dalla trasformazione dell'uranio.