Un "tranquillo" pomeriggio di paura in cui si è scatenata una vera e propria guerriglia, non in un lembo estremo di una periferia abbandonata, ma in pieno centro, a Roma. Poteva finire molto male il sabato di un gruppo di adolescenti che si erano dati appuntamento a villa borghese per svagarsi. I primi a dirlo sono stati i carabinieri, intervenuti con auto, moto e anche a cavallo, dopo che si era scatenato di tutto: lancio di sassi e di bottiglie di vetro, minacce oltre a un furto, e a una tentata violenza ai danni di una 13enne. Venti ragazzini di origine nordafricana, sabato pomeriggio hanno dato l'assalto a un gruppo di coetanei che erano riuniti alla Terrazza del Pincio.

Un pomeriggio di violenze culminato con sei arresti.

L'attacco della banda di bulli

Doveva essere un pomeriggio allegro e spensierato. Lo scorso sabato una comitiva di ragazzini si è data appuntamento sulla Terrazza del Pincio per trascorrere ore liete in compagnia. Una consuetudine diffusa tra giovani e giovanissimi romani, quella di darsi appuntamento, specie nei giorni festivi, a Villa Borghese. Tutto procedeva bene, ed era già buio quando, verso le 17 e 30, un altro gruppo composto da una ventina di coetanei di origine nordafricana, si è avvicinato alla compagnia con fare intimidatorio e spavaldo, forte della superiorità numerica. Un 14enne che hanno preso di mira, è stato preso a schiaffi e rapinato del suo altoparlante di una cassa acustica bluetooth.

Rissa e lanci pericolosi

Una ragazzina 13enne, amica del derubato, spinta dal coraggio dettato dall'incoscienza dell'età, si è lanciata in sua difesa ed è andata ad affrontare il "babyboss", un maggiorenne figlio di immigrati marocchini, chiedendogli la restituzione di quell'amplificatore portatile da telefonino che aveva appena sottratto.

L'indomita sfidante, poco più che una bambina, non sopportava l'idea che quel furto rimanesse impunito e che i giovanissimi malviventi la passassero liscia. Per tutta risposta, quelli della banda hanno detto che, se gli antagonisti volevano la restituzione della cassa, la teen ager doveva avere rapporti sessuali con alcuni di loro.

E' iniziato una rissa tra le due bande, la 13enne è stata strattonata e afferrata violentemente per un braccio, mentre i suoi amici tentavano di liberarla. La ragazzina è riuscita da sola a divincolarsi, e persino a raccogliere l'oggetto del contendere, la cassa acustica che, a quel punto, era stata scagliata a terra dal ladro con l'intento di distruggerla. Come ritorsione, allora, la baby gang ha lanciato sassi e bottiglie di vetro contro di loro. Un'altra ragazzina americana del gruppo degli aggrediti, ha composto il 911, numero delle emergenze in America, collegato al 112 per aiutare i turisti in Italia. E così sono accorsi i carabinieri con diverse gazzelle delle compagnie Roma centro, Trionfale, piazza Venezia e Quirinale, oltre che del Nucleo radiomobile.

Rinforzi sono giunti anche a cavallo.

Tutti in caserma

I militari hanno arrestato 6 ragazzi, 4 dei quali minorenni, un 18enne e un 19enne, tutti di origine marocchina. Devono rispondere di rapina in concorso, tentata violenza, tentata estorsione, e porto di oggetti atti ad offendere. I minori sono stati portati in un centro di prima accoglienza, mentre i due maggiorenni in caserma. Anche le giovanissime vittime dell'aggressione sono state portate in caserma per essere ascoltate. Una volta là, alcuni degli aggrediti, maschi e femmine, hanno pianto circondati da militari e genitori, per liberare la tensione e la paura accumulate. Una brutta esperienza che non dimenticheranno facilmente anche se ne sono usciti integri.