Alessandro Ballan sulla sua pagina personale con un lungo video ha raccontato un brutto episodio che, suo malgrado, l'ha visto protagonista. Si trovava in Veneto sulle strade di Asolo in provincia di Treviso. Era in bicicletta durante un allenamento quando a suo dire ha rischiato grosso per una leggerezza di un'automobilista un po troppo distratto, causando prima paura poi forti momenti di tensione.
Evitato l'incidente ma molta tensione
Un racconto amaro e non privo di preoccupazione quello di Alessandro Ballan, l'ex campione del mondo a Varese nel 2008 ha voluto infatti riportare l'episodio con molta attenzione e particolari.
Mentre pedalava su una strada secondaria di Asolo è stato superato da un'auto che con lo specchietto retrovisore ha colpito la sua mano. Il ciclista stava viaggiando ad una velocità di circa 32,33 km/h, lo spavento è stato quindi forte perché a quelle velocità, anche se non molto alte, con poco si rischia veramente grosso. Evitato l'incidente Ballan ha dunque reagito in maniera veemente a questa leggerezza molto grave dell'automobilista che a suo dire sopraggiungeva a più di 60, 70 km/h. Dopo parole e gesti verso il conducente dell'auto quest'ultimo si è fermato, accostando a bordo strada. Ballan ha raggiunto quindi l'automobilista e ne è nata una lite dai toni accesi.
Ballan nel video riconosce di aver avuto forse una reazione spropositata era molto giovane, l'automobilista a detta del ciclista era molto giovane, ventidue o ventitré anni al massimo.
Sceso dall'auto la lite si è contenuta a battibecchi e spintoni, ma non è finita. Durante la lite si è fermata una terza macchina e il conducente anche se ignaro dei fatti perché non presente ha iniziato a dare manforte all'altro automobilista.
Il tutto poi si è spento da li a pochi minuti ma il messaggio di Ballan è rivolto agli automobilisti: 'fate attenzione e rispettate i ciclisti sulla strada'.
Insiste più volte su questo punto infatti continua: 'gli automobilisti hanno il dente avvelenato con noi ciclisti. Passarci a filo per farci un dispetto è molto pericoloso. Io me la sono cavata, ma ci fosse stato un ragazzino o un anziano si rischia davvero fargli del male e a volte può costar la vita'. Quello del rispetto in strada verso ciclisti e pedoni è un argomento caro a molti professionisti che sulla strada si allenano, ricordiamo l'appello di Alex Zanardi, Ivan Basso o la denuncia di Gianni Bugno che proprio per la paura di non aver incidenti non frequenta più le strade in bici da 3 anni.