La scienza e la tecnologia stanno facendo passi da gigante e quello che è successo negli ultimi tempi ha segnato un punto di particolare importanza nel campo dell'innovazione. Questa volta è stata proprio la medicina italiana a raggiungere un grande traguardo, superando di gran lunga quello danese, raggiunto nel 2014. E' successo all'ospedale gemelli di roma, dove almerina mascarello ha potuto sognare nuovamente una vita molto vicina a quella normale, cosa che credeva impossibile a seguito del grave incidente stradale che le è costato la mano sinistra.

Grazie all'equipe medica e al team della Scuola Superiore di Sant'Anna, è stato possibile installare la prima mano bionica in Italia.

La mano bionica: il primo tentativo

Da anni la medicina sta cercando, assieme alla tecnologia, di riuscire a costruire delle protesi che potessero rendere la vita più semplice a chi, per un incidente o per una malattia, non ha più gli arti o parti di essi. Grazie a numerosi studi, si è giunti nel 2014 ad un'importante innovazione, che ha portato un uomo danese 36enne ad avere nuovamente la sua mano, grazie ad un dispositivo bionico. In realtà l'installazione è stata piuttosto breve, in quanto l'apparecchio hi-tech era collegato ad una macchina poco maneggevole: per questo motivo, il volontario non è riuscito nemmeno ad uscire dal laboratorio in cui gli è stato impiantato.

L'obiettivo è stato dunque quello di rendere il tutto molto più pratico e soprattutto più piccolo, in modo tale che potesse essere trasportato con facilità: su ciò hanno lavorato i ricercatori della Scuola Superiore Sant'Anna, capeggiati dal professor Silvestro Micera.

L'installazione sulla signora Almerina Mascarello

Dopo una serie di tentativi e prove, il team è giunto alla creazione di una mano bionica che potesse essere alimentata mediante un semplice zainetto, risultato molto più pratico e leggero.

Appurato il corretto funzionamento, l'equipe medica dell'Ospedale Gemelli di Roma ha eseguito l'installazione provvisoria su Almerina Mascarello, signora veneta di 55 anni. La donna aveva perso la mano sinistra a causa di un brutto incidente avvenuto nel 1993 e grazie al dispositivo è tornata ad avere una quotidianità equiparabile a quella normale.

''Stringere la mano di un’altra persona'': è questa la prima cosa a cui ha pensato quando le hanno comunicato che le avrebbero installato la mano bionica. Dopo circa 25 anni dall'amputazione, Almerina può nuovamente contare su entrambe le mani: la macchina presente nello zainetto, infatti, traduce i comandi in segnali elettrici, facendo muovere l'apparecchio. Ma non è finita qui, perché grazie ai sensori può anche percepire eventuali informazioni sulla qualità della superficie toccata. La mano bionica è stata installata per circa 6 mesi e, visti i risultati positivi, adesso quel che attende è il mese di maggio, quando ne potrà avere una tutta sua.