Una cosa più ignobile probabilmente non esiste. Il tranquillo cimitero dei bambini di Castelleone, paese in provincia di Cremona, è stato più volte oggetto di raid e furti. Nel corso degli ultimi mesi, dalle 31 tombe dei piccoli, tutte ben curate, pulite e disposte ordinatamente su tre file, sono spariti tanti oggetti ricordo. Pezzi che, al di là del valore economico, hanno per genitori e familiari un pregio inestimabile. Dopo proteste, denunce, appelli, incontri, il comune ha deciso di passare al contrattacco per cercare di cogliere sul fatto gli autori dei vili e squallidi furti o almeno 'disincentivarli'.

L'idea lanciata dalla polizia locale è di fotografare gli oggetti che sono sulle tombe e inserirli in un database custodito dai vigili. Oltre poi al posizionamento di telecamere per monitorare persone in entrata e in uscita dal cimitero.

Misteriosi furti

All'inizio sembrava trattarsi di dispetti sia pure assurdi e ingiustificabili. Ma i furti in quel fazzoletto di terra all'interno del camposanto riservato agli angioletti vissuti sulla terra poche ore, qualche giorno o al massimo qualche mese, si sono ripetuti. Almeno una decina, se non di più. Ad accorgersene sono state alcune mamme che hanno segnalato la sparizione di oggetti ricordo al custode del cimitero che però non aveva notato nulla di strano.

Tre mamme hanno sporto denuncia ai carabinieri. Dalle lapidi bianche sono spariti statuine, giochi, peluche, bamboline, fiori e piante: beni preziosi più di ogni altra cosa per i genitori che vanno a trovare i loro bambini volati in cielo precocemente. Ma qualcuno da mesi, forse con l'intento di rivenderli, ha aggiunto sofferenza alla sofferenza di padri e madri.

Probabilmente chi si è introdotto più volte al cimitero, ha approfittato della fascia oraria tra le 12 e le 14 quando il custode, che attacca alle 8 e smonta alle 17 e 30, fa la pausa e i sepolcri dei piccoli restano incustoditi. Il paese dove tutti si conoscono, funerali e lutti sono partecipati, è sconvolto e indignato. Tra i genitori c'è chi è andato in municipio e si è rivolto al sindaco Pietro Enrico Fiori chiedendo che vengano presi provvedimenti a cominciare dalle telecamere.

Un'idea senza precedenti

L'idea che potrebbe dare la svolta alla triste vicenda, è venuta ad Andrea Vicini, comandante della polizia locale: creare un database in cui inserire oggetti e giochi presenti su ogni sepoltura. L'intento è dare un segnale forte ai malintenzionati: forse prima di sottrarli, riutilizzarli o rivenderli in qualche mercatino dell'usato, chi li ruba potrebbe pensarci su due volte d'ora in poi, sapendo che sono schedati e che potrebbero essere riconosciuti. La proposta è stata accolta favorevolmente. I vigili insieme ai familiari, alcuni dei quali hanno già subito furti, hanno fatto un primo sopralluogo al cimitero. Poi si è passati alla fase procedurale: ogni oggetto presente su ciascuna lapide dei piccoli morti è stato fotografato, descritto, censito e inserito in un registro custodito in un archivio informativo dei vigili.

L'idea ricalca un'iniziativa precedente presa nel comune con successo per contrastare il furto di biciclette che è diminuito. Una telecamera già acquistata sta per essere installata all'ingresso principale. Un'altra verrà collocata in un accesso posteriore per avere una vigilanza 24 ore su 24. Che si tratti del gesto di uno squlibrato, di scherzi di pessimo gusto o di furti di oggetti da ricollocare su qualche bancarella, restano gesti esecrabili e vili. Il sindaco ha invitato i cittadini a comunicare stranezze o persone sospette viste aggirarsi al cimitero. Per restituire ai bambini il riposo che gli spetta.