Per molto tempo si è pensato che l'universo avesse tre dimensioni spaziali. Nel 1905 Albert Einstein ci aiutò con la sua teoria della relatività a conoscere anche "la dimensione del tempo". Ma la nuova quarta dimensione spaziale è rimasta nascosta fino ad ora. Ora un recente studio fa luce sulla teoria della nuova dimensione spaziale. Due gruppi di scienziati statunitensi e europei afferma di aver scoperto la quarta dimensione, che non è la dimensione temporale. Le loro scoperte sono state pubblicate sulla prestigiosa rivista Nature. I ricercatori hanno effettuato due esperimenti in cui hanno potuto osservare l'effetto Hall quantico, il movimento di elettroni all'interno di un materiale limitato a due dimensioni mentre questo materiale passa attraverso un campo magnetico in modo perpendicolare, e hanno dimostrato teoricamente che questo effetto può essere esteso in quattro dimensioni spaziali.
L'esperimento
Scienziati europei hanno creato un sistema 2D con atomi ultra freddi del metallo del rubidio e con limiti stabiliti dai laser. In questo sistema gli scienziati sono riusciti a simulare il trasporto di cariche elettriche, sebbene gli atomi non fossero caricati. Il secondo gruppo di scienziati ha creato un altro sistema con particelle di luce, in cui la luce passava attraverso una guida d'onda, un cristallo speciale capace di controllare le onde luminose. Si può spiegare osservando un pacco di spaghetti, spiega il portale tecnologico Gizmodo. In questo sistema la luce doveva "viaggiare" tra i due punti di uno di questi "spaghetti", ma gli scienziati riuscirono a far saltare i fotoni verso i bordi opposti e gli angoli del loro sistema.
Il primo caso rappresenta l'effetto 4D nella "massa" di un sistema fisico, mentre il secondo esperimento osserva questo effetto nei "bordi" di questo sistema, ha spiegato il fisico Michael Lohse dell'Università Ludwig-Maximilians in Germania.
La dimostrazione della quarta dimensione
Gli esperimenti hanno dimostrato matematicamente che esiste una quarta dimensione, anche se non è visibile nel nostro mondo, essendo la nostra realtà in tre dimensioni.
Sebbene nel quadro dello studio non siano stati trovati sistemi reali a quattro dimensioni, gli esperti intendono condurre ulteriori ricerche sugli effetti di questa nuova dimensione. Da un lato, gli scienziati sperano di saperne di più sulla quarta dimensione spaziale osservando le "ombre" nei sistemi fisici esistenti nella vita reale.
Ma, d'altra parte, forse saranno in grado di creare sistemi ingegneristici che possano trarre vantaggio dalla Fisica multidimensionale nel mondo tridimensionale, come si aspetta Rechtsman. In questo senso, se gli oggetti 2D sono "ombre" che proiettano oggetti 3D, allo stesso modo gli oggetti 4D dovrebbero proiettare ombre 3D anche se l'oggetto 4D è impercettibile.