Ancora baby gang in azione. Un escalation di violenza che sta colpendo numerose città italiane, in particolar modo l’hinterland una delle città più famose del nostro paese: Napoli. Ma non solo, visto che pochi giorni fa a Torino un gruppo di ragazzi ha aggredito una donna che gli aveva intimato di non bestemmiare. A farne le spese, questa volta, un ragazzo di 15 anni picchiato nel tardo pomeriggio di ieri e che si trova ora ricoverato all’ospedale di San Giuliano di Giugliano nel reparto di rianimazione, pur essendo in ogni caso vigile e cosciente.

Aggredito dal branco

Il giovane si trovava in compagnia di due cugini e doveva raggiungere degli amici, quando il branco è entrato in azione. I cugini del giovane sono fuggiti mentre lui è stato travolto dalla violenza. Riuscito comunque a rientrare a casa, ha accusato forti dolori che hanno spinto i familiari ad accompagnarlo all’ospedale. Il giovane aveva danni alla milza che è stata asportata. Gli inquirenti, che stanno già visionando i filmati delle telecamere di sicurezza della zona, sono orientati verso un gesto di pura ed immotivata violenza. A quanto pare infatti, i giovani non erano neanche armati, non si sospetta dunque di un aggressione a scopo di rapina.

Chi sa, parli

Questo l’accorato appello della madre del giovane.

Secondo la donna, l’unico errore del figlio è stato quello di non dare confidenza, di non rispondere cioè al branco che gli chiedeva di dove fosse. La donna chiede collaborazione ai suoi corregionali perché poteva finire molto peggio e per questo ricorda il caso di Arturo, ragazzo di 17 anni accoltellato poco tempo fa in via Foria a Napoli.

Le fa eco il questore di Napoli, Antonio de Iesu. De Iesu, accusa che ancora una volta nessuno ha chiamato o si è recato dalla polizia per denunciare quanto successo. Parla di minorenni deviati il questore di Napoli, un problema profondo che va analizzato nel contesto sociale. Risulterebbe completamente inutile la mera repressione.

Scoppia la protesta

Intanto a Napoli scoppia la protesta. I cittadini scendono in piazza contro una Movida esagerata e le baby gang. I manifestanti chiedono una città tranquilla e sfilano con ombrelli e striscioni in galleria Umberto. Ed è Gennaro Esposito, presidente del comitato per la quiete pubblica e la vivibilità a lanciare un monito ai suoi concittadini: "ieri è toccato a un ragazzo, domani potrebbe toccare a vostro figlio".