Martedì 23 gennaio 2018, il magistrato ed ex consigliere di Stato Francesco Bellomo è stato intervistato da Bruno Vespa a “Porta a Porta”. Dopo le denunce e le varie interviste delle studentesse che hanno confermato le accuse delle corsiste nei confronti del magistrato, Bellomo ha deciso finalmente di dire la sua. Con calma, sangue freddo e destrezza è riuscito a mettere in seria difficoltà il conduttore bruno vespa.

“Ho sempre preferito circondarmi di persone intellettualmente migliori e questa clausola rispecchia il mio principio”

Chiaro, conciso e senza ombra di vergogna, risponde così Francesco Bellomo di fronte alla lettura del contratto che Bruno Vespa fa presente al pubblico.

“Per giudicare un quadro si guarda prima la cornice e poi i dettagli” ha continuato, senza perdersi d’animo, il magistrato sfidando il conduttore a trovare l’ago nel pagliaio affinché possa rendere veritiere le accuse nei suoi confronti. Bruno Vespa ha continuato a fargli domande circa il suo fidanzamento con delle allieve e prontamente Bellomo gli ha risposto che "non ci trova niente di male". Gli fa presente che in un’aula piena di donne è normalissimo che potesse nascere una relazione amorosa tra docente e allieva. “Lei è mai stato innamorato di una delle studentesse?” attacca il conduttore, ma la risposta di Bellomo lo lascia a secco “Se fossi stato innamorato, sarei già sposato”.

Intervista a Francesco Bellomo: il dress code

Il conduttore di Porta a Porta insiste ad approfondire l’argomento che riguarda il dress code. Di cosa si tratta? Praticamente le studentesse negli eventi mondani ai corsi dovevano indossare un vestito estremo, mentre in aula un vestito intermedio o uno classico. Francesco Bellomo continua a ripetere che non c’è niente di sbagliato e che “nelle trasmissioni calcistiche si vedono le donne sedute su uno sgabello rialzato con indosso un abbigliamento estremo”.

E mette in evidenzia che le ragazze si vestono sempre in modo estremo alle feste e che le allieve si sarebbero presentate con la minigonna anche senza il dress code. Bruno Vespa non demorde e lo attacca dicendo che c’è una grossa differenza tra aspiranti magistrati e soubrette. Il magistrato, sempre con calma e pacatezza, gli fa notare che gli aspiranti magistrati non erano costretti ad accettare il suo contratto e che potevano lo stesso diventare borsisti.

L’intervista prosegue a suon di botta e risposta senza pausa.

Il conduttore Vespa gli fa notare un caso del 2015 dove Francesco Bellomo aveva sottoposto una sua borsista (a cui era legato sentimentalmente) ad un vero e proprio codice comportamentale “Non poteva uscire a notte fonda senza il suo permesso, andare in luoghi privi di segnale e senza connessione, inoltre, le avevi vietato di avere contatti fisici con altri uomini”. Francesco Bellomo è rimasto ad ascoltarlo con molta pacatezza senza far trasparire le emozioni. È sembrato un personaggio villain delle serie TV con una risposta psicologicamente sempre pronta e ben studiata. Un personaggio senza alcun timore reverenziale e che è riuscito a respingere tutte le accuse.

E così Bellomo gira la frittata con “Era una sudditanza reciproca e che non ha nulla a che fare con il contratto da borsista”. Bruno Vespa gli fa notare che comportamenti simili non fanno onore ai magistrati e Bellomo tira il suo asso nella manica accusando i suoi colleghi di aver commesso un errore nel cacciarlo fuori. E, per concludere in bellezza, Francesco Bellomo fa presente al pubblico e a Bruno Vespa che il 20% dei suoi allievi hanno passato il concorso per entrare in magistratura, una media 4 volte più alta di quella nazionale “Vuole dire che il mio metodo di insegnamento è infallibile".