Nel giro di nome settimane e mezzo in America sono morte cinque giovani attrici hard. I nomi delle ragazze non hanno avuto risonanza nell'ovattato mondo Hollywoodiano perché loro i film li giravano oltre le colline di Hollywood, nella San Fernando Valley, conosciuta anche come valle del porno. Noi vogliamo dare un nome a queste cinque vittime perché prima di essere dei corpi erano delle giovani donne e come tali avrebbero dovuto essere considerate. Si chiamavano: Olivia Lua e aveva 23 anni, Yurizan Beltran, di 31 anni, August Ames, di 23 anni, Olivia Nova, di soli 20 anni.

In questo periodo storico in cui sono sorti soprattutto a Hollywood movimenti di massa come il #metoo, le attrici di cinema e teatro non dovrebbero più avere a che fare con registi e produttori che le molestano.ma anche per le attrici a luci rosse la sicurezza sul lavoro dovrebbe essere prioritaria; se un'attrice è depressa o malata i registi e i produttori dovrebbero trattarla come un essere umano.

Rocco Siffredi: 'Sono ragazzine uccise dalla gogna dei social e dalla droga'

Rocco Siffredi, protagonista assoluto dei film a luci rosse nel nostro paese, rilascia un'intervista parlando delle ragazze uccise dalla solitudine, dalla dipendenza da droghe, da alcool e psicofarmaci, da disturbi bipolari e depressione.

Rocco Siffredi dichiara che la morte di queste giovani ragazze sia una cosa tristissima che purtroppo peggiorerà con il passare del tempo. Ciò avviene in quanto le giovani si presentano ai casting pensando che diventare interpreti di un film per adulti, sia un lavoro come un altro ma spesso non sono abbastanza forti per affrontare questo genere di mestiere.

Spiega che oggi questo lavoro è molto diverso da come lo era negli anni novanta. All'epoca il mondo a luci rosse era più soft. Ora nell'epoca della connessione universale, la gogna dei social può distruggere una vita asserendo che le fanciulle che si approcciano a questo mestiere sono molto giovani, alcune addirittura minorenni.

La depressione le spinge ad assumere cocaina e da lì si inizia a toccare il fondo. Oggi, spiega Rocco Siffredi, il porno è estremo e a chi lo interpreta di fronte a una telecamere sono richieste capacità elevate. L'attore spiega come negli Stati Uniti un mix di moralità e falso bigottismo condannino il mondo dall'hard alimentandolo però dall'altro lato con un mercato di milioni di euro. Rocco Siffredi conclude il suo pensiero affermano che le accuse contro il produttore Weinstein hanno lavato le coscienze di chi è molto più pericoloso di lui.