Un docente quarantenne sorpreso mentre era intento a praticare autoerotismo guardando un video proibito nell'istituto scolastico nel quale ricopriva l'incarico di vice preside, forse per paura di compromettere la sua carriera lavorativa ha reagito uccidendo la moglie ed i tre figli, dopodiché si è suicidato. Un gesto estremo dettato forse dalla vergogna provata per la situazione in cui si è trovato, con la paura che la vicenda potesse divenire di pubblico dominio, anche se l'insano gesto compiuto dall'uomo non ha evitato che questo accadesse. Non si sarebbe trattato comunque di un raptus, ma di un'azione folle e lucida, in quanto dopo aver trucidato i suoi familiari prima di togliersi la vita Alan Hawe ha lasciato un biglietto indirizzato ai suoi genitori, alla suocera e alla cognata, nel quale ha scritto: "Sono dispiaciuto di avergli tolto la vita in modo così violento, ma non avevo altra scelta".

I fatti sono accaduti nell'Agosto del 2016, ma i dettagli sono emersi solo recentemente con la fine dell'inchiesta.

Ferocia inaudita

Alan Hawe dapprima ha tagliato la gola ai tre figli, Liam, Niall e Ryan, rispettivamente di tredici, undici e sei anni, probabilmente per evitare che urlassero. Dopodiché con un'accetta ha inveito contro la moglie Clodagh, di trentanove anni ed infine si è tolto la vita nella casa dove la famiglia viveva a Ballyjamesduff, in Irlanda. Dopo il massacro è emerso che il professore quarantenne, ritenuto un pilastro, della comunità in cui viveva, era stato scoperto mentre praticava autoerotismo, inoltre la scuola aveva avviato un'inchiesta nei suoi confronti, anche se nel computer dell'uomo non era stato rinvenuto materiale illegale.

Secondo i media inglesi Hawe in passato aveva sofferto problemi di dipendenza dal mondo a luci rosse, che lo aveva portato ad avere problemi nella relazione con la consorte.

La perizia psichiatrica

Il professor Harry Kennedy, direttore clinico presso il Central Mental Hospital è stato incaricato dal coroner Dr Mary Flanagan di analizzare la nota del suicidio e le relazioni del terapeuta.

Secondo il Kennedy il docente sarebbe stato turbato, e nel momento in cui l'uomo ha commesso l'omicidio-suicidio la depressione a lungo termine di cui soffriva si sarebbe aggravata in un grave episodio depressivo con sintomi psicotici. Il professore nel corso dell'udienza ha sottolineato come le persone che agiscono nel corso di una seria malattia mentale psicotica abbiano una facoltà di giudizio compromessa.