E' stato trovato impiccato ad una grata di ferro con un filo di spago -nella vecchia chiesa diroccata di Roccaraso- il 53enne accusato dalla figlia minorenne, di averla stuprata ripetutamente. Il corpo senza vita è stato scoperto da un residente che abitualmente faceva passeggiate con il cane, in questa zona piuttosto isolata dal centro del paese. Non sono stati ritrovati messaggi o biglietti di commiato.
Il tema in classe che svela le violenze
Il drammatico epilogo di una storia di violenza e degrado nasce tutto da un tema, svolto nella prima classe di un Istituto Tecnico del frusinate poco prima della fine dell'anno scolastico.
"Scrivi una lettera a tua madre confessandole ciò che non hai il coraggio di dirle", citava il titolo. Così una ragazza 14enne ha iniziato a descrivere il suo peggiore incubo, su un foglio protocollo nel banco di scuola. Una vicenda di abusi cominciata sei mesi prima, quando Gina (nome di fantasia) era rimasta a casa qualche giorno per l'influenza. Secondo la giovane, il padre si infilò nel suo letto e la violentò. Nel tema Gina spiega, che questo accadeva ogni volta che rimaneva sola con il genitore. Un racconto shock, ricco purtroppo di particolari che convincono la magistratura ad agire immediatamente, dopo la denuncia delle autorità scolastiche e della madre, presso la Questura di Cassino.
Una storia di apparente normalità
Possibile che i sensi di colpa o la vergogna per l'impatto mediatico, abbiano avuto il sopravvento spingendo il padre della studentessa- agente di polizia penitenziaria- a compiere un gesto estremo? Le motivazioni dell'ordinanza del GIP che dispongono l'allontanamento dall'abitazione famigliare e l'utilizzo del braccialetto elettronico-in attesa dell'incidente probatorio- descrivono un uomo dall'indole subdola e manipolatrice, con scarsa capacità di controllo dei propri istinti primordiali.
Malgrado lo stupore dei concittadini della famiglia coinvolta, il contesto scoperchiato dagli inquirenti mostra retroscena inquietanti. Innanzitutto l'accusato era stato sospeso dal servizio, a causa di problemi legati al gioco d'azzardo e la moglie, in un ambiente che definisce "normale", ha ammesso che il marito aveva esagerato qualche volta con l'alcool pur non sfociando in comportamenti violenti.
In questo ambito famigliare la normalità era stato nascondere una violenza perpetrata ai danni di un'altra figlia (ora 28enne), più di dieci anni orsono. Tanto è vero che la madre delle ragazze- le sorelle sono quattro- aveva esortato le figlie a non rimanere sole con il papà. A quanto pare, alla donna erano bastate le rassicurazioni del marito, che avrebbe promesso di tenere a bada le proprie pulsioni.