Purtroppo la vicenda di questa povera ragazza non trova pace, più gli inquirenti indagano e più trovano strani elementi e difficoltà nell'arrivare alla verità. La scena del crimine a Macerata è uno dei luoghi più inquietanti dove i nostri investigatori stanno lavorando, un appartamento dove una ragazza appena più che maggiorenne è stata fatta a pezzi e stivata dentro due valigie. I colpi di scena non mancano, come il mistero della cartella clinica della comunità dove era ospitata la ragazza.

L'inversione dei ruoli

Secondo le ultime indagini, riguardanti le telefonate tra i nigeriani, sta emergendo un nuovo elemento: l'inversione dei ruoli.

Ovvero il Pm Manzoni, che sta indagando sul caso, ancora non è convinto che ad uccidere Pamela sia stato Desmond e sottolinea la necessità di attendere una valutazione più accurata dei risultati delle indagini dei carabinieri. Risultati che saranno fondamentali e che i militari dell'Arma pubblicheranno la prossima settimana nella relazione che invieranno alla Procura sulle centinaia di tracce biologiche assegnate agli indagati della vicenda.

Nel frattempo a Macerata la tensione continua a rimanere alta, con diverse minacce alla famiglia del sindaco Carancini e a un paio di strutture d'accoglienza. Il magistrato si sta concentrando maggiormente sul ruolo del proprietario di casa, Anthony Anyanwu, Nigeriano anche lui, il quale ha affittato l'appartamento a Oseghale.

Al momento non c'è ancora nessuna accusa di omicidio, ma soltanto di occultamento e vilipendio di cadavere. Anyanwu ha però raccontato per telefono che Pamela si è sentita male a causa di un overdose e avrebbe esortato Oseghale a chiamare un'ambulanza. Il ruolo del proprietario comunque non è privo di sospetti, e nella traduzione dal nigeriano all'italiano tra Awalima e un suo conoscente ci potrebbe essere un'inversione dei ruoli.

I sospetti sulla cartella clinica

I familiari di Pamela hanno da poco ritirato il referto clinico di degenza in comunità della giovane, i quali denunciano l'illeggibilità di alcune parti. Nel documento viene riportato che la ragazza aveva riferito di essere infastidita da qualcuno nella struttura. Dunque i dubbi sui motivi della fuga si amplificano ancora di più, quando in realtà non aveva particolari motivi per farlo. "Perché è andata via? Appena qualche giorno prima era serena" dichiarano i genitori.