Non è la prima volta che si sente parlare di alimenti, bevande o medicinali che sono stati ritirati dal mercato ed ora sembra essere toccato proprio ad una tra le più grandi catene di supermercati. La catena in questione sarebbe proprio la LIDL, una tra le più conosciute di origine tedesca che conta numerosi centri sparsi per il mondo, che si è ritrovata costretta a ritirare alcuni degli alimenti proposti per tutelare e salvaguardare la Salute dei propri consumatori. Il prodotto ritirato, secondo quanto comunicato dalla stessa LIDL, conteneva dei pezzi di metallo all'interno del proprio impasto.

Una disposizione presa per evitare di ledere l'incolumità della clientela e successive ripercussioni sul nome dell'azienda stessa. Ad essere stata interessata al ritiro sarebbe una delle tipologie di dolci maggiormente venduta: la tortina della nonna

Ecco i lotti interessati al ritiro dal mercato

Il dolce per il quale è stato disposto il ritiro immediato dai vari supermercati a marchio LIDL sarebbe la comunissima tortina della nonna e le tortine alle mele, prodotte e distribuite dalla rinomata azienda Stabinger con sede all'interno del comune di Bolzano, una cittadina che conta oltre i centomila abitanti. I prodotti interessati al ritiro da parte dell'azienda sono identificati con numero di lotto pari a Ean 2097 0277 e Ean 2097 0284 ed avrebbero una data di scadenza prevista dal 24 febbraio al 6 marzo 2018.

Stando a quanto riportato dal comunicato pubblicato dalla LIDL, sarebbe stata la stessa azienda produttrice ad essersi accorta della presenza di scaglie metalliche all'interno dell'impasto riservato alla produzione delle tortine, disponendo il ritiro del prodotto in via del tutto precauzionale. Nonostante non vi sia certezza che i prodotti indicati siano stati contaminati, si è optato per il ritiro definitivo delle tortine, consigliando inoltre ai clienti che hanno già acquistato i lotti indicati di non consumarli e di riportarli quanto prima all'interno del supermercato in cui sono stati comprati.

Si tratta con tutta probabilità di situazioni non volute e non programmate ma che, nel caso di una piccolissima svista da parte del produttore, potrebbero causare non pochi danni all'organismo del consumatore. Problematiche che gli enti competenti stanno già cercando di risolvere affinché la produzione alimentare venga sottoposta a controlli più attenti e rigidi.