Le esequie di Vincenzo Ruggiero, il venticinquenne di Parete ucciso e smembrato in un'abitazione in Via Boccaccio ad Aversa lo scorso 7 luglio, sono state ancora una volta rinviate. Per la morte del giovane attivista gay paretano, che da qualche tempo nella città normanna era ospite da Heven Grimaldi - un transessuale di origini polacche - è accusato Ciro Guarente, fidanzato trentacinquenne di quest'ultima. L'uomo, ex militare della Marina Militare, originario di Giugliano in Campania, è attualmente rinchiuso nel carcere di Poggioreale.

Alla fine dello scorso anno, i parenti della vittima, speravano quantomeno di poter dare l'ultimo saluto al loro congiunto, ucciso, decapitato, fatto a pezzi, sciolto in parte nell'acido e murato in una sorta di botola presente sotto al pavimento di un garage di Ponticelli.

Purtroppo la mamma di Vincenzo dovrà attendere ancora qualche settimana per i tanto attesi funerali, poiché sono attualmente in corso gli accertamenti autoptici sui resti del povero figlio. La salma, a sette mesi di distanza dall'efferato delitto - al centro tuttora di approfondite indagini da parte degli inquirenti - non può essere riconsegnata alla famiglia per la sepoltura, perché sono indispensabili ulteriori analisi da parte degli esperti della Procura di Napoli Nord, per completare la relazione sul terribile assassinio.

Gli investigatori sono alla ricerca di altri complici di Ciro Guarente. Oltre al pregiudicato, Francesco De Turris, che ha confessato di aver fornito l'arma all’ex militare, utilizzata per uccidere Vincenzo, sarebbero, infatti, coinvolte altre persone.

Secondo gli inquirenti Guarente, esile e di piccola statura, sarebbe stato aiutato da qualcuno quantomeno nel momento in cui si è disfatto del corpo del ragazzo martoriato.

Come se non bastasse, il corpo della giovane vittima che al momento si trova in obitorio - mano a mano viene ricomposto dei pezzi barbaramente asportati, ma ad oggi ancora non sono stati ritrovati sia la testa che l'avambraccio.

Guarente, dietro alle sbarre, non si decide a confessare ai militari dell'arma dove le parti mancanti del venticinquenne sono state occultate.

La dedica della Pausini per la vittima sarà sulla sua lapide

Laura Pausini ha lasciato una dedica per la povera vittima. La cantante ha scritto in memoria del ragazzo - suo grande fan - un messaggio che sarà poi inciso sulla lapide al cimitero, quando il corpo sarà finalmente restituito alla famiglia per la tanto attesa sepoltura.