Recentemente si è parlato molto dello scandalo che ha coinvolto la nota organizzazione umanitaria non governativa 'Oxfam'. Secondo le accuse, ci sarebbero stati alcuni episodi di molestie e abusi sessuali che avrebbero visti come protagonisti diversi membri della stessa ong e, stando sempre alle indiscrezioni e alle segnalazioni della "talpa" Helen Evans, anche il dirigente Mark Goldring ne sarebbe venuto a conoscenza ma non avrebbe preso nessun provvedimento. Inoltre, a seguito delle accuse si è dimessa dal suo incarico Penny Lawrence, ex numero due dell'importante organizzazione umanitaria internazionale.

L'ammissione di Medici Senza Frontiere

Lo scandalo degli abusi sessuali sta riguardando in questi giorni anche una delle più note e influenti organizzazioni umanitarie del mondo, ovverosia 'Medici Senza Frontiere'. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul sito web della testata giornalistica Il Tempo, gli stessi vertici della ONG hanno sostenuto di essere venuti a conoscenza di almeno 24 casi di abusi sessuali avvenuti all'interno della stessa organizzazione umanitaria. Inoltre, Medici Senza Frontiere ha dichiarato di avere intrapreso un'imponente battaglia contro le 'mele marce' e di aver licenziato 19 individui coinvolti negli scandali sessuali.

L'autodenuncia della ONG

In tal modo la stessa organizzazione non umanitaria si è 'autodenunciata' e ha cercato di placare le inevitabili polemiche.

Oltre a ciò, i vertici della ONG hanno diffuso un comunicato in cui condannano fortemente gli abusi avvenuti all'interno della stessa organizzazione umanitaria internazionale. Andando nello specifico, nel comunicato si sostiene che Msf non tollera alcun comportamento prevaricatore e che non rispetti il suo codice etico professionale.

Come scritto in un articolo del Secolo XIX, nello stesso comunicato c'è anche scritto che tutti gli aderenti di 'Medici Senza Frontiere' sono tenuti al rispetto dei principi guida fondativi dell'organizzazione, principi guida che prevedono il sostegno e l'assistenza alle popolazioni e agli individui che si trovano in uno stato di difficoltà.

Indubbiamente, c'è da dire che la scelta dell'autodenuncia è da ritenersi alquanto positiva e utile per l'operato e l'immagine della stessa ONG. Per il momento questo è tutto. Per aggiornamenti su questo ed altri casi di cronaca, continuate a seguirci.