Un episodio, avvenuto nella giornata di ieri, ha fatto precipitare la caserma di Montebello nel dramma. Nel contesto di un' esercitazione un Carabiniere è rimasto ferito mortalmente. Una vicenda che lascia sgomento e dolore, soprattutto per le dinamiche.
La vittima aveva 33 anni
Andrea Vizzi è rimasto ferito mortalmente nel contesto di una normale esercitazione. L'uomo era appuntato nella caserma di Montebello di via Vincenzo Monti a Milano. Il drammatico episodio è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio, quando i militari delle Api stavano effettuando un esercitazione volta alla velocità e all'efficacia delle azioni, visto che sono addestrati proprio per questo compito.
La zona, in cui si è verificata la tragedia, è proprio all'interno della caserma stessa, in un garage che veniva utilizzato per le esercitazioni: in quel caso si stavano mettendo a punto delle tecniche di intervento speciale. I militari, di cui stiamo parlando, sono addestrati per azioni di emergenza e antiterrorismo volte a garantire la sicurezza dei cittadini. L'uomo pare sia stato colpito al petto in modo accidentale. Il militare, da cui è partito il colpo mortale, si trova al momento in ospedale in stato di choc, in attesa di essere interrogato per ricostruire il drammatico episodio. I soccorritori hanno tentato invano di rianimare la vittima, deceduta circa un ora dopo. Soccorsi inutili quelli effettuati dai sanitari, che purtroppo hanno accertato la fine prematura del giovane, che è morto al Policlinico.
Da un anno faceva parte del gruppo di militari ed era originario di Lecce. Ricordiamo che durante l'esercitazione i militari indossano un giubbotto antiproiettile, che purtroppo la vittima al momento dell'incidente non aveva, a dimostrazione che la vicenda è ancora poco chiara.
Il giovane è stato in servizio anche ad Arese
La vicenda, avvenuta ieri nella caserma di Montebello, è un vero e proprio dramma.
A farne le spese un giovane, che aveva coronato il suo sogno di diventare militare. Sogno che purtroppo per lui è svanito in fretta, in modo assurdo e tragico. Una di quelle situazioni che lasciano un nodo del cuore e che lasciano poco spazio a commenti. Il 33enne è stato centrato in pieno petto ed il proiettile è partito da un fucile M12 calibro 9.
Una vita spezzata tragicamente, in modo casuale e sfortunato. Gli inquirenti chiariranno le vicenda nei prossimi giorni, in modo da far venire alla luce la dinamica dell'accaduto. Al momento si sta facendo strada un'ipotesi: non è da escludere che l'episodio sia avvenuto in un momento di pausa. Un'ipotesi plausibile, visto che la vittima non stava indossando il giubbotto antiproiettile. Preghiamo per questo giovane sfortunato, sperando che trovi la pace che merita. Una persona che difficilmente verrà dimenticata dai proprio colleghi, rimasti scioccati dal terribile episodio.