Un giovane africano, proveniente dalla Nigeria, è stato arrestato dai carabinieri dopo essersi introdotto in un parco vicino a una scuola per masturbarsi. I reati che gli sono stati contestati sono quelli di corruzione di minore e Atti Osceni in luogo pubblico. I genitori dei bambini lo stavano per linciare quando è sopraggiunta la gazzella dei Carabinieri.
I reati contestati all'uomo
L'uomo è imputato in primis di corruzione di minore, ovvero un reato che concerne chi compie atti sessuali in presenza di minori di 14 anni con lo scopo di farli assistere.
Questo delitto è punito con una pena che va dai 12 mesi ai cinque anni di reclusione. Mentre il secondo reato contestato riguarda il più comune atti osceni in luogo pubblico che prevede una condanna fino a 3 anni di reclusione e/o con una sanzione pecuniaria che può arrivare fino a 30.000 Euro. Il Nigeriano però ha compiuto il gesto in un luogo abitualmente frequentato da minori e, secondo quanto stabilisce la legge, la pena viene aumentata fino a un massimo di 4 anni. Il 25enne senza fissa dimora è accusato di essersi abbassato i pantaloni al fine di masturbarsi davanti un gruppo di bambini con età compresa tra i sei e i dodici anni. Il fatto è avvenuto domenica 11 febbraio, vicino ad una scuola del centro del paese e quando i militari sono arrivati hanno dovuto faticare parecchio per sottrarre il giovane africano dalle mani di alcuni padri che lo stavano per massacrare.
I Carabinieri sono intervenuti, fortunatamente, celermente grazie alla telefonata al 112 di una delle mamme presenti in quel momento. Se fossero giunti anche con qualche minuto di ritardo probabilmente l'epilogo sarebbe stato diverso, e qualche genitore si sarebbe quasi sicuramente compromesso.
Non sarebbe il primo caso
Il nigeriano trovato dalle forze dell'ordine con i pantaloni e le mutande abbassate, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, non sarebbe il primo.
Il ragazzo ora si trova nel carcere di Calatino dove sarebbe in attesa del processo per direttissima; il nigeriano essendo senza fissa dimora e trovandosi illegalmente sul territorio italiano, se scarcerato, dovrebbe partire per lui le operazioni di rimpatrio. Come scritto poc'anzi, però, alcune persone riferiscono che quanto successo non è l'unico episodio; le indagini sono in corso per stabilire se il nigeriano si sia reso responsabile anche di altri eventi simile. Secondo i Carabinieri di zona l'uomo non sarebbe mai stato visto finora.