Oggi, 28 marzo, è il giorno dei funerali del noto presentatore tv, Fabrizio Frizzi, scomparso a soli 60 anni a causa di una emorragia cerebrale. Neanche la morte del conduttore de L’eredità, amato da milioni di telespettatori italiani, è riuscita però a placare i cosiddetti haters dei social network, in questo caso animalisti e vegani (o sedicenti tali). Secondo alcuni rappresentanti dell’universo animalista, infatti, frizzi avrebbe avuto la gravissima colpa di essersi offerto per anni come testimonial di Telethon, la nota maratona televisiva finalizzata alla raccolta di fondi destinati alla ricerca medica contro malattie gravi e rare.

Secondo Raffaella Sampaolesi, autrice di un post vile e orribile su Fb (poi cancellato), la morte ha rappresentato il giusto karma di Fabrizio Frizzi. L’attivista animalista è stata raggiunta telefonicamente da Giuseppe Cruciani e David Parenzo, conduttori della trasmissione radiofonica La Zanzara.

‘Telethon che promuovevi non ti ha salvato’

Ci sono gruppi di animalisti o presunti tali che hanno insultato Frizzi perché ha presentato Telethon che, secondo loro, favorisce l’inutile uccisione di animali con la scusa della ricerca. Così il conduttore de La Zanzara, Giuseppe Cruciani, introduce la telefonata che si appresta a fare, nel corso della puntata del 27 marzo, a Raffaella Sampaolesi, attivista animalista già nota alle cronache.

“Abbiamo letto un po’ di commenti sulla morte Frizzi, lei ha scritto a un certo punto karma, cosa vuol dire?”, domanda Cruciani alla Sampaolesi. “Il karma praticamente significa che quello che tu fai ti ritorna, ma non so a che cosa era riferito”, prova a rispondere genericamente la signora. A quel punto Cruciani, per rinfrescarle la memoria, le rilegge testualmente il contenuto del post da lei pubblicato e poi rimosso: “Telethon che promuovevi non ti ha salvato, tutti gli animali negli stabulari che soffrono per niente e che tu promuovevi”.

Frizzi non era una persona meravigliosa come dicono

“Volevo sapere se condurre Telethon per un po’ di anni è una cosa grave”, insiste Cruciani, ottenendo in cambio una risposta che lascia di stucco: “Indubbiamente per una persona umana potrebbe essere stato meraviglioso, però per me, per come la indendo io, una persona meravigliosa è una persona che si occupa sia di animali che di uomini, non soltanto del genere umano.

Quindi se muore una persona a me dispiace e dico riposi in pace, però non posso dire che Frizzi fosse una persona meravigliosa perché comunque propagandava Telethon che secondo me fa pratica sugli animali, non permette la vera ricerca, perché comunque ci sono dei metodi alternativi. E quindi secondo me una persona importante come lui illudeva le persone perché Telethon non permette di svolgere la vera ricerca”.

Telethon non ha salvato Frizzi

“Quindi la morte è quello che si è meritato Frizzi per aver contribuito all’uccisione degli animali?”, domanda quasi stupito l’intervistatore, peraltro avvezzo a toccare argomenti scottanti. “Per coerenza nessuno dovrebbe prendere medicine - risponde la Sampaolesi - altrimenti se si fa una cosa del genere si paga col karma e infatti Telethon non lo ha salvato, non ha trovato nessuna cura per la sua malattia.

Una ricerca che comunque è obsoleta”.

Ma perché uno si deve mettere a commentare la morte di Frizzi parlando di Telethon?”, prosegue nell’intervista un quasi incredulo Cruciani. “Perché Frizzi - questa la risposta - era un personaggio pubblico ed è uscito fuori anche che faceva Telethon e quindi ognuno su Fb può commentare come vuole. Karma era riferito al commento delle aspirine (si riferisce a un commento ricevuto sui social ndr), Prendo l’aspirina perché non mi date altra scelta”.

‘Quindi essere stato testimonial di Telethon per tanti anni è una colpa secondo te?’

“Non è né una colpa ma neanche un merito, sicuramente ha contribuito a una propaganda che non è stata né a favore della medicina, né a favore degli animali, né a favore dei malati. Frizzi non è quella persona meravigliosa che vogliono propagandare, non era questa grande persona di umanità, perché l’umanità comprende anche prendersi cura degli altri animali”.