Dall'inizio del 2017 ad oggi, secondo i dati raccolti dall'archivio online "Gun Violence", negli USA gli episodi di violenza che hanno visto l'utilizzo di armi da fuoco sono stati 61.530, causando 15.581 morti e 31.181 feriti. In questo triste bilancio rientrano 3.968 bambini al di sotto dei 17 anni. Sulla totalità delle violenze armate, sono state 346 le "mass shooting", ovvero le sparatorie di massa.

L'ultima è avvenuta il mese scorso in Florida, quando presso la "Marjory Stoneman Douglas High School" di Parkland, a circa 70 chilometri a nord di Miami, Nikolas Cruz, un ex studente di 19 anni, armato di un fucile d'assalto semi-automatico Ar-15, ha aperto il fuoco su alunni e professori, causando 17 morti e numerosi feriti.

Il giovane è stato individuato poco dopo, a qualche chilometro di distanza dal luogo della strage, e si è consegnato ai poliziotti senza opporre resistenza.

Trump farà un passo indietro rispetto ai cambiamenti promessi in precedenza

Proprio in conseguenza di quest'ennesima mattanza, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato che avrebbe modificato in modo sostanziale le leggi sul controllo della vendita delle armi da fuoco negli Usa. Adesso, però, la Casa Bianca avrebbe ridimensionato le affermazioni precedenti: secondo quanto dichiarato alla stampa da funzionari dell'amministrazione Trump, il Presidente dovrebbe avallare unicamente una modesta serie di correzioni alle leggi, facendo un passo indietro rispetto ai cambiamenti ben più radicali che aveva preso in considerazione in un primo momento.

Il nuovo approccio del tycoon in materia, è stato definito dai funzionari "pragmatico", e punterebbe principalmente a rafforzare i controlli nei confronti di coloro che detengono illegalmente armi da fuoco.

Si va verso la possibilità per gli insegnanti di portare armi a scuola

Proposte più incisive come l'innalzamento dell'età minima per l'acquisto di armi da fuoco da 18 a 21 anni, oppure la richiesta di rafforzare i controlli sulla vendita di armi online, saranno analizzate da una speciale commissione guidata dal Segretario all'istruzione Betsy DeVos.

Inoltre il Dipartimento di Giustizia USA fornirà delle sovvenzioni a quegli stati che vorranno formare gli insegnanti, affinché possano portare armi a scuola, procedura che è già operativa in alcune realtà, e fortemente sostenuta dalla National Rifle Association, l'organizzazione che agisce in favore dei diritti dei detentori di armi da fuoco.

Anche il presidente Trump ha dichiarato recentemente di ritenere che la presenza di insegnanti armati possa scoraggiare le sparatorie a scuola, nonché fornire una maggiore protezione agli studenti in caso di emergenza.