Mercoledì 14 febbraio un uomo ha sparato in una scuola superiore della Florida che ospita circa 3mila alunni. Almeno venti sarebbero i feriti, e ci sarebbero anche diverse vittime. Il responsabile della tragedia è stato fermato e, stando alle ultime indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti, si tratterebbe di un ex alunno, Nikolas Cruz, descritto come un "ragazzo problematico".
Il giovane avrebbe aperto il fuoco presso la Marjory Stoneman Douglas High School con il viso coperto da una maschera antigas, e ricorrendo ad un fucile. Secondo quanto riportato da Fox, nei giorni scorsi avrebbe avuto dei contatti, tramite i social network, con diversi gruppi legati all'utilizzo di armi da fuoco, e avrebbe visionato numerosi filmati su YouTube inerenti la realizzazione di ordigni.
Testimonianze di alcuni studenti sull'accaduto
La CNN ha raccolto alcune testimonianze di studenti presenti alla Sparatoria. La prima è quella della diciottenne Nicole Baltzer, che ha raccontato: "Ho sentito diversi spari, almeno sei, ed erano piuttosto vicini". La ragazza si trovava in aula quando è scattato l'allarme anti-incendio, che sarebbe stato l'espediente utilizzato da Cruz per far evacuare la scuola. Un altro allievo di 16 anni - sempre alla CNN - ha dichiarato di aver creduto, in un primo momento, che si trattasse di una prova di evacuazione, come quella effettuata la mattina stessa: "I ragazzi hanno iniziato a scappare ed io ho scavalcato una staccionata, sono scappato verso Walmart e ho mandato un messaggio a mia madre chiedendole di venirmi a prendere".
Un altro studente ha riportato che il suo insegnante di geografia è stato colpito, aggiungendo di non sapere se sia deceduto o rimasto ferito.
Melissa Falkowski, professoressa d'inglese, ha raccontato di essere riuscita a nascondere diciannove alunni durante la sparatoria: "Se non avessimo effettuato di recente una lezione sulla gestione delle emergenze sarebbe andata molto peggio".
Un giovane di nome Aidan ha pubblicato un tweet dall'interno della struttura e, raggiunto dalla CNN, ha potuto gridare: "Siamo stati liberati! Che Dio benedica l'America".
Trump: "Nessuno dovrebbe sentirsi in pericolo in una scuola americana"
Dopo l'accaduto, è arrivato un tweet del presidente Donald Trump: "Le mie preghiere e le mie condoglianze ai genitori delle vittime della tremenda vicenda in Florida.
Nessun alunno, professore o altri dovrebbero mai sentirsi in pericolo in una struttura scolastica americana". Dopodiché, il leader della Casa Bianca ha pubblicato un ulteriore messaggio sul social network: "Ho appena discusso con il governatore Rick Scott. Stiamo lavorando con la polizia per la tremenda vicenda accaduta in Florida".
My prayers and condolences to the families of the victims of the terrible Florida shooting. No child, teacher or anyone else should ever feel unsafe in an American school.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 14 febbraio 2018
Just spoke to Governor Rick Scott. We are working closely with law enforcement on the terrible Florida school shooting.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 14 febbraio 2018