La recente strage in una scuola della Florida ha scatenato diverse reazioni da parte della politica e della stampa statunitensi. In questi ultimi giorni, il presidente Donald Trump ha più volte ribadito durante la Convention dei Repubblicani che non bisogna assolutamente cancellare il secondo emendamento. Inoltre, ha ammesso che in ogni modo vuole fermare i Democratici, in quanto quest’ultimi sono interessati all’introduzione di una legge per il controllo delle armi. Successivamente, nel corso dei suoi ultimi incontri con diversi rappresentanti di istituzioni scolastiche, ha sottolineato che è necessario introdurre delle strategie non solo di difesa, ma anche d’attacco per evitare nuove stragi all’interno delle scuole statunitensi.

Infine, ha ammesso di essere favorevole allo stanziamento di fondi federali per dar vita a dei corsi per insegnare l’utilizzo delle armi da fuoco agli insegnanti.

Una guardia armata che non è riuscita ad intervenire

Trump, nel complesso, sembra intenzionato a mantenere le sue posizioni, nonostante le numerose polemiche scatenate negli ultimi tempi. Infatti, molti insegnanti hanno bocciato l’idea di introdurre dei corsi per apprendere l’utilizzo delle armi. Questi ultimi hanno di conseguenza ammesso di essere degli educatori e non delle guardie armate. Nello stesso tempo sono emersi alcuni dettagli in merito alla recente strage nella scuola di Parkland in Florida. Secondo gli ultimi aggiornamenti, una guardia armata era presente sul posto, ma ha rifiutato di entrare in azione per fermare l’assassino.

Inoltre, il presidente degli Stati Uniti ha pesantemente criticato il vice sceriffo di guardia, in quanto quest’ultimo non è riuscito ad intervenire concretamente nel corso della strage. Successivamente, secondo Scott Israel, lo sceriffo della contea di Broward, l’agente Scott Peterson era presente nel liceo durante il violento attacco da parte del 19enne Nikolas Cruz, ma nonostante ciò è stato incapace di fermarlo.

In seguito, le immagini da parte di alcune telecamere di sicurezza mostrano chiaramente che la guardia era armata ed in uniforme nel momento in cui sono partiti i primi colpi d’arma da fuoco. In un altro video è anche possibile vedere Peterson al di fuori della scuola, sul lato occidentale. In questo caso egli è rimasto attaccato a comunicare alla radio, rifiutandosi di agire contro lo spietato killer.

Scottanti rivelazioni in merito alla strage in Florida

Le indiscrezioni in merito alla strage non terminano affatto qui e racchiudono anche altri particolari decisamente interessanti e scottanti. In primo luogo, è abbastanza evidente che la guardia si è rifiutata di affrontare l’assassino e si è addirittura nascosta nel corso dell’attacco. Inoltre, tutto ciò è stato anche confermato all’interno di un’intervista recentemente rilasciata al New York Times da parte di Tim Burton, un ufficiale di polizia di Coral Springs. Di conseguenza, a causa della sua negligenza, la guardia è stata sospesa dal servizio e ha deciso di dimettersi. Inoltre, quest’ultima era stata addirittura premiata come ufficiale scolastico dell’anno nella città di Parkland nel corso del 2014. Infine, nel 2017 Peterson era stato anche nominato vice sceriffo.