Sgominata dalla Polizia di Stato ad Ancona la setta che teneva soggiogati i sui adepti con diete miracolose capaci, a dire dei santoni, di sconfiggere malattie giudicate inguaribili dalla scienza medica. Le indagini condotte dalla Squadra mobile di Forlì e Cesena ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di cinque persone fra cui un importante imprenditore, famoso per la sua attività nel campo macrobiotico.

Le indagini sono partite a seguito di una segnalazione avvenuta nel 2013, ad opera di una ragazza, vittima anch’essa in passato dell’inganno propinatole dalla setta per la guarigione di una grave malattia.

Il modus operandi utilizzato per avere il totale asservimento degli adepti prevedeva il controllo psicologico, da attuarsi tramite una ferrea dieta, che portava i seguaci a stravolgere radicalmente il proprio stile di vita, diventando così esclusivamente dipendenti dall’organizzazione.

Donazioni ed evasione fiscale - Con questi espedienti e la negazione dei contatti con il mondo esterno, la setta era riuscita a pretendere da loro diverse donazioni di denaro. Ai santoni vengono anche contestati dall’ Autorità Giudiziaria anche reati di natura finanziaria per aver evaso il pagamento delle tasse per centinaia di migliaia di euro.

Le sette in Italia

Secondo l’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici che lavora il collaborazione con l’unica Squadra Antisette della Polizia di Stato con sede a Firenze, in Italia negli ultimi anni si è assistito, in particolare, ad un aumento delle sette e dei santoni locali.

I numeri del Ministero dell’Interno

80 mila gli italiani adepti delle sette religiose. L'ultimo rapporto ufficiale del ministero dell'Interno, datato 1998, sul mondo dei movimenti parareligiosi nel nostro paese ha registrato più di 137 gruppi. Le più pericolose per il Viminale sono le 15 psico-sette o autoreligioni che "nella fase di proselitismo e in quella di indottrinamento usano sistemi scientifici studiati per aggirare le difese psichiche delle persone irretite, inducendole ad atteggiamenti acritici e obbedienza cieca".

Nel 1998 proprio il Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell'Interno inviò un rapporto sull'argomento alla Commissione affari costituzionali della Camera.

Anche i vip vittime delle sette

Tra i casi alla ribalta delle cronache negli ultimi tempi, Il più noto è quello di Michelle Hunziker che finisce nel tunnel della setta quando aveva 23 anni.

I problemi della bella conduttrice nascono quando un si sveglia e si accorge di perdere un numero esagerato d capelli. Una brutta tegola, per chi come lei, fa della propria immagine una professione . Il suo manager le corre così incontro suggerendole sedute di pranoterapia con la fantomatica Clelia.

Quella di Clelia era una setta in piena regola, rigide regole da rispettare, membri, ricatti. L’arma della seduzione e della bellezza era utilizzata per soggiogare gli adepti e costringerli all’isolameto con l'obiettivo, anche in questo caso, di impadronirsi del controllo della mente e del corpo degli sventurati discepoli.