Il conduttore Fabrizio frizzi è morto nella notte, la famiglia lo annuncia sui social. "Grazie Fabrizio per tutto l'amore che ci hai donato" scrive Carlotta, sua moglie, Fabio il fratello e tutti gli altri familiari. Frizzi aveva 60 anni appena compiuti ma si è spento improvvisamente durante la notte all'ospedale Sant'Andrea di Roma dov'era stato ricoverato per un'emorragia cerebrale.
La malattia di Frizzi
Il 23 Ottobre scorso il conduttore dell'Eredità fu colpito da un malore durante la registrazione di una puntata, si trattò di un'ischemia. Così venne ricoverato all'ospedale Policlinico Umberto I della Capitale dove però fu dimesso dopo pochi giorni per continuare la terapia a casa.
La convalescenza sembrava procedere bene, tanto che a Dicembre tornò in TV alla guida della trasmissione. "L'Eredità è una gioia, fa bene anche al fisico, l'adrenalina sento che mi serve a stare meglio" disse Fabrizio Frizzi appena tornato, facendo pensare a tutti che stesse per guarire. Oggi, nel giorno della sua scomparsa, uno dei suoi amici più cari, Giancarlo Magalli, racconta alcuni particolari.
Magalli ha raccontato, per la precisione, come questa mattina il suo telefono ha suonato molto presto, cosa che gli ha fatto immaginare cattive notizie. "Aprire gli occhi la mattina sapendo invece che Fabrizio li ha chiusi per sempre, è terribile" scrive il suo collega e amico, e conclude "Se ne va un grande amico e collega, ma specialmente una persona davvero buona.
Fabrizio non ha mai finto di essere buono, lo era davvero". Così Frizzi, dopo mesi di terapie e riabilitazioni, non ce l'ha fatta; lascia la sua amata figlia, per la quale aveva giurato di combattere fino alla fine per avere la possibilità di vederla crescere.
La Rai e i colleghi sapevano
"Sapevamo che stava male. Non voleva che se ne parlasse perché aveva paura di smettere di lavorare, dunque abbiamo tutti rispettato il suo desiderio, la Rai per prima" ha dichiarato Magalli.
L'ultimo messaggio che si è scambiato con il suo caro amico risale a una settimana fa e scriveva: "La terapia c'è e la sto facendo, non sarà facile...spero di portare a casa la pellaccia". Anche nei momenti drammatici Frizzi ha sempre cercato di non far pesare la sua malattia, è sempre riuscito a inserire un sorriso anche in momenti terribili. "E' proprio quel sorriso che mai ci abbandonerà, e per ogni sorriso che ci ha regalato gliene saremo sempre grati" ha concluso Magalli.