Frammenti della navicella spaziale Tiangong 1 e possibilità di caduta sul centro sud Italia, ci sono novità. La protezione civile ha fatto finalmente sapere quanto tempo prima si potrà conoscere l’esatta traiettoria di queste vere e proprie bombe spaziali che potrebbero cadere dal 28 marzo al 4 aprile anche sull'Italia. Purtroppo il tempo a disposizione per mettersi in sicurezza è davvero poco, all’incirca 40 minuti durante i quali, chi vive nelle zone a rischio, dovrà seguire il piano di sicurezza diramato appunto dalla protezione civile in questi giorni.

La parte dell’Italia interessata alla caduta dei frammenti che, fa sapere la protezione civile, potrebbero causare anche il crollo di tetti, va dall’Emilia Romagna fino all’estremo Sud del Paese. Per il momento non c’è un allarme concreto in quanto la traiettoria della navicella, continuamente monitorata dall'Agenzia spaziale italiana (Asi) in collaborazione con il Centro di Geodesia Spaziale di Matera, non è ancora possibile da calcolare, bensì potrà essere accertata solo 40 minuti prima dell’impatto.

Protezione civile italiana: ecco le precauzioni da adottare

Casi di impatto di tale portata sulla terra sono molto rari per questo non esiste un effettivo protocollo da rispettare. La Protezione civile ha comunque deciso di divulgare una serie di comportamenti che, le persone che vivono nelle zone che saranno dichiarate a rischio, dovranno adottare per mettersi in sicurezza.

Secondo l’Ente c’è poca probabilità che i frammenti colpiscano gli edifici che quindi vengono considerati più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Ma è anche vero che se malauguratamente dovesse colpirli, i frammenti potrebbero perforare i tetti delle abitazioni e i solai e proprio per questo la Protezione civile consiglia i piani più bassi come i più sicuri.

Altresì sarebbe più opportuno stare lontano dalle finestre e dalle porte vetrate, poiché l’impatto potrebbe farle esplodere e i pezzi di vetri sarebbero in quel caso come piccoli proiettili per chi si trova nei paraggi.

E ancora: se ci si trova dentro edifici in muratura bisognerebbe mettersi sotto le volte dei piani inferiori oppure sotto le porte che si trovano nei muri più spessi, (che sono i muri portanti) poiché sono quelli che più difficilmente possono crollare.

Se ci si trova in un edificio di cemento armato invece i luoghi più sicuri sono quelli vicino alle colonne e in misura minore vicino alle pareti.

Dopo l’impatto ci si potrebbe trovare innanzi a dei frammenti più grandi, in questo caso la Portezione civile consiglia di non avvicinarsi in quanto potrebbero contenere idrazina, di tenersi a una distanza di minimo 20 metri e allertare immediatamente le forze dell’ordine.

Tinagong 1, quanto è grande la navicella che “ci potrebbe cadere addosso”

La Tiangong 1, era stata progettata dai cinesi come una specie di “portarei” per le navette spaziali che attraccavano sulla sua superficie per fare rifornimento. L’intero modulo pesa quasi 8mila Kg, ha una lunghezza di poco superiore ai 10 metri ed è provvisto di ali solari.

Al suo interno vi sono 350 kg di propellente, 120 Kg di monometilidrazina e 230 kg di tetrossido di azoto disposte in 4 contenitori. Tutto questo materiale, usato anche come propellente per i razzi, potrebbe rappresentare un forte rischio chimico di contaminazione col suolo.