Un giovane padre tiene in braccio il bambino, Israel, nato pochi giorni fa all'ospedale Sant'Anna di Torino. La madre, una giovane 31enne nigeriana, è deceduta pochi giorni prima a causa di un linfoma. La donna, arrivata al confine con la Francia, ha incontrato le resistenze di un gendarme francese che non si è minimamente curato delle condizioni della giovane, giunta fin lì per raggiungere la sorella dall'altra parte del confine.

Beauty, la defunta madre del neonato, è stata abbandonata a se stessa dagli agenti francesi alla stazione di Bardonecchia, nonostante il pancione e le difficoltà respiratorie causate dalla malattia.

I medici tentano di salvarla

A soccorrere la donna sono stati i medici di Rainbow4Africa, che da alcuni mesi stanno aiutando i migranti in condizioni di salute precaria. Beauty, la giovane 31enne, è stata portata d'urgenza all'ospedale di Rivoli, nei pressi della Val di Susa. In un secondo momento è stato disposto il trasferimento al Sant'Anna, presso il reparto di ginecologia di riferimento, dove i medici hanno provato a salvare la paziente: "La nostra intenzione è sempre quella di salvare madri e figli, tuttavia eravamo giunti a pensare che l'unica soluzione possibile fosse l'interruzione della gravidanza. Dal momento che la madre voleva salvare il proprio figlio a tutti i costi, abbiamo lavorato con gli ematologi per effettuare la chemioterapia senza intaccare l'incolumità del bambino.

Purtroppo per la madre non c'è stato niente da fare, ma siamo riusciti a salvare il piccolo".

Dalla morte nasce la vita

Nonostante il tragico epilogo rappresentato dalla morte della giovane nigeriana, il bambino è venuto alla luce sano, di 6 mesi e del peso di 700 grammi. Il padre vigila costantemente sul piccolo Israel, la cui crescita e sviluppo vengono seguiti dai medici dell'ospedale.

Il neonato viene nutrito anche grazie al latte proveniente dalla "banca del latte", offerto da alcune mamme volontarie.

Il professor Enrico Bertino, responsabile della Terapia intensiva neonatale del Sant'Anna, in merito alle condizioni del piccolo si è detto fiducioso: "Ha già cominciato a prendere peso, siamo a 960 grammi".

Questa è soltanto una delle tante storie drammatiche riguardanti le realtà difficili legate al mondo dell'immigrazione. Il responsabile di Rainbow4Africa, Paolo Narcisi, ha commentato così il gesto - ai suoi occhi spregevole - della gendarmeria francese: "I corrieri si sarebbero comportati in una maniera migliore con la propria merce". L'Italia, in questa vicenda, ha dato dimostrazione di accoglienza.