L'umanità è morta? Per Paolo Narcisi, presidente dell'associazione "Rainbow for Africa" che soccorre i migranti sì: i burocrati francesi in nome dell'ottusa applicazione delle leggi, hanno dimenticato anche i più elementari diritti umani. Malata e incinta, Destinity, una migrante nigeriana di 31 anni, è stata respinta al confine di Bardonecchia in Alta Val di Susa. Voleva raggiungere la sorella in Francia in cerca di un 'destino' migliore per il figlio che doveva nascere. Salvata dalla onlus italiana e trasferita all'ospedale Sant'Anna di Torino, è morta dopo il parto cesareo.
Aveva un'enorme massa tumorale che le comprimeva l'addome e faceva fatica a respirare.
Miracolo nella tragedia
Il papà, da qualche giorno, vive in pianta stabile all'ospedale Sant'Anna di Torino. Circondato dai medici, tiene al petto suo figlio Israel nato prematuro giovedì scorso per fargli sentire affetto e calore che valga per due. La mamma Destinity non ce l'ha fatta: dopo il parto cesareo al settimo mese di gravidanza, è morta. Era affetta da un grave linfoma. Malata e incinta, la notte dello scorso 9 febbraio aveva tentato di attraversare a piedi il valico del Colle della Scala con il marito richiedente asilo. Una traversata impervia di almeno sei ore in condizioni estreme, neve e temperature rigide, che può costare la vita.
Destinity voleva raggiungere la sorella in Francia per affidarle suo figlio, presagendo che la malattia non le avrebbe dato scampo. E invece, intercettata dalla gendarmeria, è stata respinta alla frontiera francese. Per i medici è stato un miracolo riuscire a salvare il bambino in questa tragedia. Indigna il fatto che i solerti gendarmi francesi non abbiano affatto tenuto conto delle condizioni della donna.
Anziché accompagnarla al vicino ospedale di Briancon, l'hanno lasciata alla stazione di Bardonecchia senza neanche rivolgersi alla guardia medica. Quando i volontari l'hanno soccorsa, la migrante non si reggeva sulle gambe e non riusciva a respirare. E' partita la corsa contro il tempo per salvare lei e il feto. Ricoverata per una settimana all'ospedale di Rivoli, è stata poi trasferita al Sant'Anna di Torino, nel reparto di ostetricia e ginecologia.
Si è cercato di tenerla in vita il più possibile e far crescere il feto. Ma le sue condizioni sono precipitate e lo scorso 15 marzo si è reso necessario il cesareo. Israel alla nascita pesava appena 700 grammi. Ora, ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale, ne pesa 900. In ospedale è scattata la gara di solidarietà verso il piccolo e il giovane padre.
'I corrieri trattano meglio i loro pacchi'
La denuncia è di Paolo Narcisi, presidente dell'associazione "Rainbow for Africa" che ha soccorso al confine con la Francia almeno un migliaio di migranti. Narcisi riferisce che Destinity è stata "scaricata" dalla gendarmeria francese alla stazione di Bardonecchia e trattata peggio di un pacco.
Qui ogni notte vengono respinti donne, bambini, malati. "Un atto grave che va contro tutte le convenzioni internazionali e il buon senso, proprio come criminalizzare chi soccorre". Secondo l'esperienza dei volontari italiani, la polizia francese non guarda in faccia nessuno alla frontiera, non bada alle condizioni di salute delle persone che arrivano. "Anche i minori sono respinti in modo indiscriminato come le persone con i documenti a posto e solo per cavilli. Le autorità francesi hanno dimenticato l'umanità". Giusto una settimana fa, una guida alpina francese è stata arrestata e rischia cinque anni di detenzione per aver violato le leggi sull'immigrazione: ha soccorso una donna all'ottavo mese di gravidanza con altri due figli al seguito di due e quattro anni e mezzo.