Alcuni potrebbero aver notato nelle ultime settimane delle anomalie negli orologi degli elettrodomestici della propria abitazione: essi starebbero accusando qualche minuto di ritardo. Niente paura, la colpa non è di un malfunzionamento di questi dispositivi, bensì di una problematica nella rete elettrica che ha colpito tutta Europa. Scopriamo quali sono i motivi di questo ritardo di ben 6 minuti nei nostri orologi.

Ritardo negli orologi Europei: forte diminuzione nella frequenza elettrica

Come detto precedentemente, in queste ore si è diffusa la notizia circa una leggera diminuzione della frequenza della rete elettrica europea.

Di solito, essa è calibrata su una frequenza di 50 Hertz, ma da metà gennaio 2018 questa frequenza risulta essere leggermente inferiore: circa 49.996 Hertz, come spiegato da una dichiarazione dell'Entsoe, un'associazione che riunisce i principali gestori di sistemi di trasmissione in Europa. La differenza è estremamente piccola ma a lungo andare ha provocato un rallentamento nel ritmo degli orologi di ben 6 minuti. Una problematica che sta dando non pochi problemi agli abitanti di tutta Europa. La causa di tutto ciò pare sia una guerra energetica lanciata dal Kosovo all'interno della rete elettrica europea.

I motivi sono politici: la diatriba tra Serbia e Kosovo

A quanto pare questo disagio è originato dalla decisione del Kosovo di abbassare volontariamente e in maniera massiccia la sua produzione di elettricità.

Il Paese deve, infatti, iniettare nella rete europea interconnessa, come tutti gli altri paesi, una precisa quantità di elettricità per partecipare al bilancio energetico. Questa protesta proviene da una vera e propria difficoltà del paese. Infatti il Kosovo, un piccolo paese di meno di 11 chilometri quadrati, lotta costantemente per fornire elettricità ai propri abitanti.

La sua centrale elettrica principale, che funziona a carbone, risale al 1962 e la sua rete non è affidabile. Gli abitanti sono vittime di frequenti interruzioni di corrente e si aiutano con dei generatori termici. Il problema è aggravato da uno scontro politico con la Serbia: il Kosovo durante la sua dichiarazione di indipendenza nel 2008, è stato riconosciuto indipendente e parte dell'UE ma da allora vi è uno scontro con la Serbia, che ritiene che questa zona sia parte del suo territorio.

Come risultato di questo conflitto, la Serbia si rifiuta di compensare la produzione di elettricità- che per legge è tenuta a fare - che non arriva a fornire il vicino Kosovo. La buona notizia è, tuttavia, che il Kosovo sembra aver ripreso la normale produzione di elettricità, si spera che non si crei nuovamente questo disagio.